«La Colletta Alimentare in presenza è accaduta! E’ riaccaduta». Così Mario Boioli, coordinatore e animatore principale della raccolta di beni alimentari che ogni anno anima il mondo del volontariato, commenta l’edizione dell’ultimo fine settimana. Numeri sempre importanti quelli del consuntivo, anche se spiega Boioli, «il confronto col 2019 ha molti limiti soprattutto se consideriamo quello di punto vendita su punto vendita. Il dato complessivo, piuttosto, numericamente regge. La risposta da parte delle persone riconosce comunque Banco Alimentare presente e di riferimento nella società civile». 

Complessivamente, il territorio ha donato quasi 31mila kg di alimenti, 3.300 in meno rispetto il 2019, ma bisogna sottolineare che il numero dei punti vendita aderenti è stato inferiore.

La colletta commenta ancora Boioli «è un gesto semplice, concreto, condiviso, totalmente affidato alla Provvidenza. Chi lavora con noi chiede di esser reinvitato, un fatto che crea un legame per un tratto di strada assieme. Anche chi fa la spesa alla Colletta ha una domanda dentro, che in tante modalità ci pone, per colmare una solitudine, per incontrare una pienezza di significato.  Prima ancora che per il “pane” da raccogliere e confezionare per altri, si desidera che riaccada ciò che è già accaduto, un tratto di strada assieme. Per dove? In cammino verso il Destino. “Condividere i bisogni per condividere il senso della vita” abbiam sempre annunciato; anno dopo anno questa urgenza si fa esperienza».

Anche questa volta diverse  le comunità civili presenti: alpini, bersaglieri, religiose, Comunione e Liberazione, Caritas.