La commissione dà il via libera alla Fondazione Palio di Legnano che approda in consiglio comunale
Il parere del segretario comunale, che conferma la legittimità della delibera, fortemente criticato da Franco Brumana, nonostante ulteriori rassicurazioni durante la commissione consiliare: "Fermatevi!", il suo appello inascoltato
Franco Brumana (quasi) solo contro tutto e tutti. E’ la estrema sintesi della commissione in cui, questa sera, si è tornati a discutere della delibera per la costituzione della Fondazione Palio di Legnano. Alla fine, tutti favorevoli al testo discusso, tranne lui, il leader del Movimento dei cittadini, strenuo difensore della illegittimità del documento che il prossimo consiglio comunale, martedì 30 novembre, andrà a discutere.
Nella convocazione odierna, punto centrale del dibattito è stato il parere del segretario comunale, dr.ssa Sandra D’Alessandro, sul dubbio di illegittimità manifestato appunto da Brumana. Non solo la risposta del segretario generale, ma nemmeno le rassicurazioni ricevute dall’assessore Guido Bragato, dal dirigente Stefano Mortarino e dal consulente tecnico, Enrico Montefiori, sono riuscite a placare l’atteggiamento fortemente critico di Franco Brumana.
“Una non risposta, ma anche una riposta infondata”. Così Brumana ha definito il parere della dr.ssa D’Alessandro che ha confermato la legittimità della delibera, non individuando un contrasto con il Regolamento generale del Palio di Legnano, circostanza alla base delle argomentazioni del leader del Movimento dei cittadini.
“Il parere non ha compreso le funzioni e l’autonomia del consiglio comunale – il commento di Brumana -. Fermatevi! Proseguire sarebbe un brutto segnale inviato dalla maggioranza al consiglio comunale e alla città”.
A dar man forte a Brumana, soprattutto Letterio Munafò, sempre più convinto della necessità di una Fondazione che gestisca il Palio ma anche deciso a manifestare l’idea di arrivare a un documento assolutamente condiviso. Un concetto di condivisione, apprezzato soprattutto da Federico Amadei. Con un intervento politico, ma anche da “padre di famiglia” e da appassionato di Palio, l’esponente del PD ha proposto addirittura un terzo parere “pro veritate” sulla legittimità della delibera, pur di favorire un percorso collaborativo.
Prima, sia l’assessore Guido Bragato, sia il dirigente Stefano Mortarino che l’esperto Enrico Montefiori, avevano sottolineato diversi aspetti che confermerebbero la correttezza del percorso seguito per arrivare a questa Fondazione in grado di rispettare ogni legge e regola, e di offrire una migliore gestione del nostro Palio. Sicuramente, a dar loro man forte Massimilano Roveda, uomo di Palio ed esperto di fondazioni, che ha rassicurato tutti (Brumana, un po’ meno…): “Il mondo contradaiolo aspetta questa Fondazione, la considera decisiva per il futuro. Questo strumento così confezionato e appoggiato anche dalla Famiglia Legnanese è il più efficace ed efficiente che si possa aver studiato”.
Lo statuto della Fondazione andrà in consiglio comunale martedì 30, con il parere favorevole di tutti i commissari, tranne quello di Brumana: “Sto bene anche solo”, il suo amaro commento, dopo oltre due ore di botta e risposta.
Palio di Legnano e Fondazione in consiglio comunale, con un’anteprima in commissione
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.