Falsificava passaporti per latitanti: arrestato ex dipendente del Commissariato di Legnano
Il 67enne è andato in pensione nel 2019 e da allora non ha più avuto contatti con il Commissariato di via Gilardelli.
Falsificava passaporti per latitanti. Con questa accusa un ex dipendente civile del ministero dell’Interno, in servizio fino al 2019 al Commissariato di polizia di Legnano, è stato arrestato nell’ambito dell’inchiesta condotta dalla Dda di Firenze sui traffici di cocaina della ‘ndrangheta dal porto di Livorno.
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Secondo l’accusa il dipendente del Ministero avrebbe confezionato almeno cinque passaporti originali, compilati però con false generalità che sarebbero poi stati utilizzati da tre latitanti. Gli accertamenti sulla posizione dell’uomo proseguono. Durante la perquisizione della sua abitazione, dove è stato arrestato, è stato sequestrato anche un Rolex, che, secondo gli investigatori, l’uomo avrebbe ricevuto in cambio dei favori fatti.
13 le misure di custodia cautelare in carcere e a un obbligo di dimora nel Comune di Livorno messa in campo dalla Dda di Firenze sgominando un’organizzazione criminale finalizzata al traffico di cocaina proveniente dal Sud America e direttamente collegata a due cosche di ‘ndrangheta.
Secondo le indagini il gruppo criminale era anche in grado di ottenere passaporti contraffatti, dietro pagamento in denaro, sfruttando il dipendente della Questura di Milano e in servizio nel Commissariato di Legnano «conosciuto grazie ad un amico calabrese mezzo latitante». L’uomo, classe ’54 e originario di Mileto, è anche lui fra gli arrestati. Il 67enne è andato in pensione nel 2019 e da allora non ha più avuto contatti con il Commissariato di via Gilardelli.
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