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Scuola, sindacati in stato di agitazione. Cgil Legnano: “Precariato ancora a livelli preoccupanti”

I sindacati verso lo sciopero per chiedere maggiore attenzione alla scuola nella manovra di bilancio 2021. Le considerazioni del sindacalista della Ggil scuola Legnano, Pippo Frisione

Cassano Magnago generica

Sindacati in stato di agitazione per chiedere maggiore attenzione alla scuola nella manovra di bilancio 2021. In particolare – denuncia il sindacalista della Ggil scuola Legnano, Pippo Frisione –  è «il precariato continua a mantenere livelli preoccupanti, attorno al 30% in alcune grandi aree metropolitane come Milano, nonostante una stagione di concorsi ordinari e straordinari che si trascina oramai da anni ma che non hanno funzionato». Da qui appunto l’insofferenza e la delusione dei sindacati per una manovra di bilancio che ancora una volta umilia la scuola. Flcgil, Uil, Snals e Gilda, su questi e altri temi hanno unitariamente proclamato lo stato di agitazione, preludio alla dichiarazione di uno sciopero nazionale. Di seguito le considerazioni di Pippo Frisone

La legge di bilancio è stata ufficialmente trasmessa dal Governo al Senato. Una manovra in larga parte blindata nei campi di spesa che contano. Al Parlamento è lasciato un gruzzolo di 8 miliardi attorno al quale ciascun gruppo politico potrà piantare le proprie bandierine.

Il tempo a disposizione è molto limitato visto che la manovra di bilancio dovrà essere approvata entro il 31 dicembre. Di fatto il dibattito si svilupperà esclusivamente in Senato, prima nelle Commissioni, dove verranno proposti gli emendamenti e poi nelle votazioni in aula al Senato. Si dà per scontato che alla Camera, dati i tempi ristretti, non resterà che prendere atto del lavoro fatto in Senato.

Sulla Scuola pochi spiccioli, risorse decisamente insufficienti e tanto bla bla bla. Dalla scuola della “dedizione”, come la vorrebbero per premiare gli insegnanti nella legge di bilancio a quella “affettuosa” del Ministro Bianchi. Sullo sfondo del PNRR l’annuncio delle riforme, dal
reclutamento alla formazione, dagli asili nido all’istruzione tecnica per citarne alcune. Intanto, il Ministro Bianchi annuncia l’avvio di nuovi concorsi ordinari a “crocette”, a partire da quelli STEM, ribaltando quanto deciso nel Piano Scuola che prevedeva la priorità a nuovi concorsi straordinari per i precari con 3 anni di servizio.

Gli stipendi degli insegnanti con meno di 100 euro lordi di aumento, restano agli ultimi posti in Europa, nonostante la tanto sbandierata centralità della scuola. Anche in questa fase di emergenza epidemiologica si risparmia anche sul cosiddetto organico Covid. Le proroghe dei contratti Covid nella legge di bilancio riguarderà soltanto 18mila docenti, lasciando fuori il personale ATA, quasi tutti Collaboratori scolastici che verranno licenziati a fine dicembre. Il precariato continua a mantenere livelli preoccupanti, attorno al 30% in alcune grandi aree metropolitane come Milano, nonostante una stagione di concorsi ordinari e straordinari che si trascina oramai da anni ma che non hanno funzionato. Da qui l’insofferenza e la delusione dei sindacati per una manovra di bilancio che ancora una volta umilia la scuola. Flcgil, Uil, Snals
e Gilda, su questi e altri temi hanno unitariamente proclamato lo stato di agitazione, preludio alla dichiarazione di uno sciopero nazionale.

Pippo Frisone
Flcgil Legnano

Redazione
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Pubblicato il 16 Novembre 2021
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