Nubifragio, Palio e Bicipolitana per la “prima” del consiglio comunale di Legnano davanti al pubblico
Martedì 26 ottobre torna in aula il consiglio comunale di Legnano e per la prima volta dall'inizio del mandato da sindaco di Lorenzo Radice apre le porte al pubblico
Palio, nubifragio, bicipolitana e impianti sportivi. Torna in aula il consiglio comunale di Legnano, che si riunirà martedì 26 ottobre alle 21 in presenza e, per la prima volta dall’inizio del mandato da sindaco di Lorenzo Radice, aprirà le porte al pubblico ammettendo un massimo di 35 “spettatori” su prenotazione. Il ritorno in aula del pubblico, però, non ha stravolto l’ormai consueto canovaccio del parlamentino cittadino, per il quale anche stavolta si preannuncia una “maratona” di interrogazioni e mozioni presentate dalle opposizioni.
Tra i temi più caldi che approderanno tra i banchi del consiglio c’è certamente il nubifragio dello scorso 19 settembre, quando una bomba d’acqua si è abbattuta sul Legnanese causando ingenti danni in diversi comuni: su tutti Busto Garolfo, Canegrate e, per l’appunto Legnano, circostanza che ha spinto Lega, Forza Italia e Lista Toia a sollecitare risposte da parte di sindaco e giunta sul risarcimento dei danni causati ad abitazioni ed esercizi commerciali, sui provvedimenti allo studio – anche da parte del gestore della rete fognaria Cap Holding – per evitare che nuove violente precipitazioni producano altri allagamenti e sulle procedure adottate per fronteggiare la situazione dopo l’allerta meteo emanata dalla Protezione Civile, con tanti di richiesta di mostrare i registri ufficiali in cui venivano allertati gli enti sovraordinati e la Prefettura.
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Anche il Palio – che proprio nei giorni scorsi è tornato al centro delle polemiche con un botta e risposta tra la Lega, che accusava l’amministrazione di aver mentito sui costi della manifestazione, e l’assessore alla partita Guido Bragato, che ha respinto al mittente le illazioni – la farà da padrone nel corso della seduta. A partire dalla nascitura Fondazione Palio, per cui la Lega chiede certezze sui tempi di presentazione dello statuto in commissione e poi in consiglio comunale, fino all’eliminazione del Comitato 1176 con conseguente organizzazione dell’ultima edizione della manifestazione direttamente da parte di Palazzo Malinverni e relativi costi di cui sempre il Carroccio chiede conto. Passando per la mancata richiesta del consueto contributo da 20mila euro alla Regione, stigmatizzata ancora una volta da Carolina Toia e dai suoi, e per l’illuminazione del municipio con i colori della contrada vincitrice dell’ultima edizione, iniziativa ritenuta dalla Lista Toia «non consona al profilo istituzionale» del comune.
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Farà parlare di sé anche lo sport, con la Lega che punta il dito contro la scelta di annullare la tradizionale festa che fa da vetrina ad associazioni e società sportive e di calendarizzarla a giugno e non a settembre per il prossimo anno e contro la situazione in cui versano gli impianti sportivi cittadini, su tutti i campi di via Parma e via della Pace e il campo “Gavinelli”, chiedendo al sindaco «tempestivo ed adeguati interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria» e la rimozione dei limiti orari attualmente esistenti per l’utilizzo.
In aula arriverà anche la protesta contro il progetto per la Bicipolitana, ancora una volta “per mano” della Lega: nel mirino il futuro di via Volta, destinata a diventare a senso unico dal Sempione all’incrocio con via Moscova per la creazione di una pista ciclabile collegata con Rescaldina, con conseguente deviazione del traffico in via Foscolo. «L’intervento, così come previsto, comporta un danno enorme per i cittadini – scrive il Carroccio -, soprattutto per i commercianti di via Volta che verrebbero così “tagliati fuori” con il rischio di chiudere, il che, in un periodo difficile come questo, sarebbe disastroso per tante persone che hanno investito in tali attività». Il progetto, inoltre, per Carolina Toia e i suoi renderebbe la zona «ancora più periferica» e andrebbe a «stravolgere la viabilità di auto, autobus e parcheggi in via Foscolo»: tutte ragioni per cui il partito chiede alla giunta di «rivedere in modo organico la realizzazione del progetto».
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