Il Palio di Legnano corre verso la Fondazione e rallenta sul passaggio ai cavalli mezzosangue
Dopo il "Comitato" toccherà alla commissione consiliare e quindi al consiglio comunale approvare la Fondazione che gestirà in futuro il Palio. Nel 2022, avremo ancora una corsa con i cavalli purosangue
Entro la fine dell’anno potremmo già avere una nuova organizzazione e gestione del Palio di Legnano, in virtù di una Fondazione in ambito di ETS (Ente Terzo Settore). Il passaggio avvenuto ieri sera, venerdì 22 ottobre, in Comitato Palio è stata un’altra tappa fondamentale verso la sua costituzione. Infatti dopo la presentazione in Comitato, conferma l’assessore Guido Bragato: «l’iter della costituenda Fondazione proseguirà con una discussione in commissione consiliare e quindi in consiglio comunale». La strada è tracciata. Difficile che il progetto non trovi una positiva conclusione.
Il Palio di Legnano volta pagina e affida il suo futuro a una Fondazione
Se la corsa verso la Fondazione non trova ostacoli (ricordiamo che anche il Collegio ha approvato lo statuto con 50 voti favorevoli su 58 votanti), un inciampo dobbiamo registrarlo sull’altra corsa, quella verso il mondo dei cavalli mezzosangue. Infatti, quando sembrava che già nel 2022 potesse avvenire una rivoluzione nelle corse a pelo legnanesi, ecco uno stop. L’anno prossimo, così ha deciso sempre ieri il Comitato Palio, al canapo del Palio vedremo ancora cavalli purosangue. In questa fase si aprirà un tavolo di confronto molto più aperto dell’attuale, per un coinvolgimento diretto delle contrade e, quindi, per un eventuale passaggio ai “mezzi” dal 2023.
In sala giunta del Municipio, nel frattempo, oggi, sabato 23 ottobre, la consegna dei brevetti alla reggenza uscente della contrada Sant’Ambrogio
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