Il Palio di Legnano omaggia la Cavalcata di Fermo in un “gemellaggio” animato da uno spirito sociale
Ospiti della amministrazione comunale, il sindaco di Fermo Paolo Calcinaro e il giornalista Adolfo Leoni, regista della Cavalcata dell’Assunta. Una presenza che rientra in “La cultura a portata di Mano”, un progetto della cooperativa La Mano
Nel giorno della Traslazione della Croce alla contrada La Flora, vincitrice domenica scorsa della corsa ippica, il Palio di Legnano ha lo spirito sociale di omaggiare la Cavalcata di Fermo, località marchigiana dove poche settimane fa si è svolto un analogo Palio.
Ospiti della amministrazione comunale, il sindaco di Fermo Paolo Calcinaro e il giornalista Adolfo Leoni, regista della Cavalcata dell’Assunta. E’ stato proprio quest’ultimo a ricordare le origini della festa che, attraverso un corteo, celebrazioni religiose e tornei legati, fin dal 1182, alle festività patronali della Madonna Assunta, ripropone oggi una corsa di cavalli tra le 10 contrade.
Anche a Fermo, come a Legnano, la pandemia ha portato a confronti sulla opportunità di svolgimento della festa, ma, come hanno affermato sindaco e regista dell’evento, «i nostri giovani avevano bisogno di uscire da un generale torpore, le nostre tradizioni avevano necessità di ritrovare momenti di rivisitazione».
Il “gemellaggio” è stato sancito dalla presenza e dagli interventi del sindaco e supremo magistrato Lorenzo Radice, dall’assessore al Palio Guido Bragato, dal presidente della Famiglia Legnanese, Gianfranco Bononi, da Giuseppe La Rocca gran maestro del Collegio dei capitani e delle contrade, dal cavaliere del Carroccio Riccardo Ciappparelli.
Fondamentale per la riuscita dell’evento, la partecipazione attiva di Mabi Capocasa, legnanese con il cuore marchigiano per le origini famigliari. Già in passato, suo il merito di aver fatto conoscere a Legnano le eccellenze delle Marche, cui la nostra città si era sentita particolarmente vicina in occasione del terremoto del 2016.
La presenza a Legnano della delegazione marchigiana rientra anche in “La cultura a portata di Mano”, il progetto di gemellaggio della cooperativa La Mano con il territorio dei Monti Sibillini, sostenuto dalla Fondazione Ticino Olona attraverso il bando “Arte, Cultura e Ambiente 2020”, e presente in Sala Stemmi con il presidente Salvatore Forte.
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