Servizi educativi di Legnano ad Azienda So.Le: “Qual è la convenienza della cessione del contratto?”
I consiglieri comunali di minoranza in commissione consiliare hanno chiesto maggiori informazioni sull'affidamento dei servizi educativi all'azienda consortile temendo un aumento dei costi che per quest'anno saranno invariati
I consiglieri comunali di minoranza chiedono maggiore chiarezza sull’affidamento dei servizi educativi del Comune di Legnano ad Azienda So.Le. Le risposte date dalla maggioranza durante la commissione consiliare di lunedì 20 settembre non sono risultate esaustive. I quesiti riguardano principalmente i costi e le motivazioni dell’operazione: «Vorrei capire qual è l’interesse anche economico del Comune nel volere fare entrare So.Le nella committenza della gestione dei servizi educativi? Aumenteranno anche i costi? Quali sono le ragioni di questa scelta? Qual è la convenienza della cessione del contratto?», sono state le domande poste dal consigliere del Movimento per i Cittadini, Franco Brumana. Quesiti ribaditi anche dal consigliere comunale di Forza Italia, Letterio Munafò, dal consigliere comunale Francesco Toia e dalla consigliere della Lega, Daniela Laffusa, che temono un aumento dei costi dei servizi.
Non essendo una commissione tecnica, l’assessore e il segretario generale del Comune, che in questa sede ha sostituito la dirigente dimissionaria del settore istruzione, hanno semplicemente ribadito che «la giunta ha ceduto il contratto» e che «per il momento questo non comporta un aumento dei costi»: per l’anno-scolastico 2021-22, il servizio continuerà infatti ad essere affidato alla cooperativa Stripes e i costi non subiranno variazioni: «In questa fase – ha spiegato l’assessore all’istruzione Ilaria Maffei – stiamo avviando un lavoro di co-progettazione tra azienda, amministrazione comunale e scuola per mantenere alto lo standard qualitativo e cercare di migliorarlo. Sarà quindi attivata una cabina di regia con tutti i soggetti per coordinare questo passaggio». La risposta non ha però soddisfatto i consiglieri di minoranza presenti.
Di fatto già affidato a cooperative esterne – le dipendenti rimaste in capo al Comune sono solo 9, di cui 3 educatrici e 6 ausiliarie -, i servizi di pre e post scuola, asili nido e mediazione culturale potevano essere esternalizzati in toto, oppure affidati a un’azienda come So.Le. che – ha motivato la segretaria generale del Comune – «ha nella sua mission l’interesse pubblico e il rispetto delle regole, come il controllo analogo. Di certo – è stato sottolineato – rafforzeremo il gruppo psicopedagogico per i bambini che hanno più bisogno»
In commissione è stato invitato anche il direttore dell’azienda consortile, Sergio Mazzini, che ha illustrato i servizi che gestisce in 10 Comuni del territorio. A indispettire l’opposizione è stata anche la mancata chiarezza sulla residenza dei dipendenti «provenienti – ha detto genericamente Mazzini – dai 10 Comuni dove l’Azienda presta i suoi servizi»: «Vogliamo sapere quanti di questi risiedono a Legnano», ha chiesto Munafò. «Forse c’è da nascondere qualche nominativo all’interno dei dipendenti di Azienda So.Le», ha attaccato la consigliera della Lega, Daniela Laffusa.
La discussione è stata quindi rimandata in un secondo momento «quando ci saranno disponibili i dati effettivi sull’affidamento del servizio da potere condividere con tutti». Non è stato discusso il punto all’ordine del giorno sull’Its.
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