E’ un “giallo dantesco” con riferimento a un giudizio della Contea di Hinds – Mississipi dell’8 aprile 2021, la riflessione numero 22 a cura della associazione Liceali Sempre di Legnano per il progetto “Dantedì”. Per la locandina ufficiale, cliccare qui

Entra la Corte, procedimento 6251, contro Brian Taylor e Margaret Book. Capo d’imputazione omicidio di Helen Flint, moglie di lui. Presiede l’onorevole giudice Thomas Grey.
Un caso classico di amanti diabolici che, liberatisi dell’ostacolo alla loro folle passione avevano poi, invano, tentato di occultarne il cadavere. Subito sospettati e poi inchiodati da prove schiaccianti, su consiglio dei loro legali, avevano reso piena confessione sperando nella clemenza della Corte. Clemenza che non ci fu.
Il giudice pronunciò la più severa delle sentenze: condanna a morte. Alle parole di Thomas Grey segui un silenzio rotto solo dalle urla della madre di Helen :”Maledetti brucerete all’inferno!”

Inferno 9 aprile 1300 – secondo cerchio. Dante è di fronte ai lussuriosi. Riconosce Elena di Troia, Cleopatra ed altri ancora. Lì li ha condotti la passione carnale, tentazioni a cui non seppero resistere abbandonandosi e causandosi si gravi pene.
A due anime appena lì giunte per scontare il loro castigo Dante non sa però dare un nome. Ancora una volta Virgilio gli e’ d’aiuto.
”Son due giovani americani giunti dal futuro, Brian e Margaret” e gli racconta di loro. Dante li apostrofò senza mostrar compassione per la loro debolezza che li condusse al peggior peccato. ”Ma l’anima dannata di Brian rispose: ”Come puoi tu giudicarci che umiliasti e tradisti senza ritegno alcuno tua moglie Gemma Donati e amasti invano senza mai possedere Beatrice?”.
Dante non ribattè e Virgilio comprendendone il disagio lo condusse via.
Lui lei l’altra. Un mistero senza tempo.
Dott. Carlo Barlocco