Pochi utenti con il green pass, la mensa dei poveri di Legnano “trasloca” all’aperto
Solo il 40% degli utenti è in possesso della certificazione verde e per evitare il doppio servizio l'associazione ha deciso di spostare la mensa del cortile esterno. Pasti serviti tutto l'anno, agosto compreso. "Grazie a chi ci rifornisce"
Pochi utenti con il green pass e la mensa dei poveri “trasloca” all’aperto. Succede a Legnano, alla parrocchia Santa Teresa del Buon Gesù dove i volontari sono impegnati 360 giorni l’anno – agosto compreso – a cucinare e servire un pasto caldo a chi ne ha più bisogno.
Già la scorsa estate era stato necessario trasferire tavoli e sedie all’aperto per ottemperare a tutte le restringenti regole anti-contagio. Così l’associazione era riuscita a garantire il servizio in totale sicurezza. Poi durante l’inverno il servizio è proseguito nella mensa interna, il cui accesso dal 6 agosto di quest’anno è riservato alle sole persone vaccinate contro il covid e quindi in possesso di green pass: «Solo il 40% degli utenti è in possesso della certificazione verde – fa sapere Paolo Evalli, coordinatore della mensa – per evitare il doppio servizio, al coperto e all’aperto, abbiamo quindi spostato la mensa del cortile esterno dell’oratorio dando così un pasto a tutti». (foto di archivio). In questo modo tutti possono usufruire di un servizio essenziale, anche se il problema si ripresenterà in inverno quando chi si presenterà senza il certificato vaccinale dovrà consumare il pasto al freddo.
Il numero degli utenti con l’emergenza covid ha subito una leggera flessione: la mensa è passata da 80 pasti al giorno a 50/60, «questo perché gli stranieri hanno avuto problemi di mobilità o sono rientrati nel proprio Paese, mentre alcuni anziani tendono a stare a casa . In questo periodo – spiega Evalli – si presentano perlopiù famiglie del territorio e circa l’80% del totale sono italiani. Molte famiglie vengono aiutate direttamente dalle Caritas e dalle San Vincenzo, organizzate anche per la consegna di pasti a domicilio».
A non mancare, fortunatamente, sono i aiuti alimentari su cui la mensa può sempre contare riuscendo così a garantire tutti i giorni un pasto caldo a chi non se lo può permettere: «Ringrazio di cuore chi ci rifornisce e ci permette di svolgere il servizio e tutti i volontari che anche nei periodi più duri mettono a disposizione il proprio tempo: ricordo che la mensa è sempre aperta e sono sempre benvenuti nuovi e giovani volontari».
La mensa dei poveri a Legnano, in tempo di covid, si sposta all’aperto
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