Dopo il protocollo d’intesa firmato 5 mesi fa, la nascita del parco “Bio Archeologico” nell’area dell’ex Bernocchi di Legnano sembrava cosa fatta, invece, a metterci lo zampino sono le lungaggini burocratiche nonchè lo sviluppo del piano attuativo e gli ulteriori controlli da parte degli enti preposti. Così, solo dopo tanto tempo, la Sovrintendenza ai beni culturali e architettonici ha dato il via libera soltanto alla demolizione dell’ex Mottana. Un abbattimento parziale, rispetto l’intera area, che potrebbe iniziare a settembre e che permetterebbe di fare il primo passo verso la riqualificazione delle sponde del fiume Olona. La situazione appare ancora incerta perchè la proprietà, a fine estate, dovrà sedersi al tavolo con la soprintendenza e il Comune per risolvere alcuni nodi così da poter avviare i lavori anche a favore degli acquirenti interessati alle diverse aree di decollo.

Gli interventi prevedono la riqualificazione delle sponde del fiume Olona con la conseguente realizzazione del parco “Bio Archeologico” che, con tre ponti, andrà a completare la passeggiata ciclopedonale lungo il fiume. La valutazione sugli edifici di interesse storico che, secondo i progetti su carta devono essere conservati, era già stata fatta in sede di conferenza di servizi, ma ci sono ancora diversi punti che saranno chiariti durante il piano attuativo: come ad esempio il mantenimento dell’edificio all’angolo tra il Sempione e la Gabinella, oltre che la realizzazione di una rotatoria.

In teoria il progetto urbanistico, che coinvolge un’area di 77.900 metri quadri, sarà attuato passo dopo passo nell’arco di 10 anni, attraverso 5 comparti attuativi. In questo contesto è già stata indicata la salvaguardia dell’ex palazzina degli uffici di corso Garibaldi che anche recentemente ha dato ulteriori segnali di cedimento. Dovranno essere conservate anche le facciate dei capannoni che oggi guardano verso il parcheggio interno e la facciata più a nord dove si trova una pensilina in ferro.