Dopo gli articoli degli ultimi giorni dedicati alla viabilità nel rione San Paolo a Legnano e, in particolare, al “peduncolo” che collega via Liguria alla bretella del nuovo ospedale, un lettore ha voluto condividere con la redazione la sua esperienza personale dopo aver abitato per alcuni mesi proprio nelle vie limitrofe.

Di seguito la sua lettera:

Buongiorno,
leggo con piacere un articolo che avrei voluto scrivere io.
Per circa otto mesi, la mia famiglia ha dovuto cercare una sistemazione temporanea, trovata proprio  a quel civico 9 di Via Padova citato a fine articolo. Abbiamo avuto modo di conoscere una parte gradevolissima di Legnano che fino ad allora non avevamo mai battuto.
Avevo sempre sentito parlare del famigerato peduncolo e in quei mesi ho avuto modo di capire quanto la scelta di tenerlo chiuso fosse incomprensibile. Al di là dell’accesso all’Ospedale, che già di per sé è assurdo per motivi facilmente immaginabili, faccio qualche altro esempio pratico. Se, dalla fine di Via Liguria o da Via Padova, volevo andare in Piscina a Busto Garolfo, dovevo tornare in via Podgora, ingolfare il semaforo con la Provinciale, e poi andare verso Busto. 4 km di traffico e emissioni di CO2 inutili. Se, dalla fine di Via Liguria, volevo portare della roba in discarica, dovevo tornare in via Sardegna, ingolfare il semaforo con Via Novara, e poi verso Borsano: 2 km inutili di traffico, CO2 e tempo sprecato. Forse era meglio abbandonare la spazzatura per strada…
Insomma, una cosa assolutamente senza senso per una manciata di condomini che inspiegabilmente sono riusciti ad ottenere un privilegio ai danni della comunità. Ma poi, quale privilegio? Chissà quante volte anche loro, come me, avranno sacramentato per doversi buttare nel traffico a fare il gioco dell’oca invece di tagliare per stradoni ampi assolutamente in grado di assorbire un po’ di traffico.
Spero che finalmente si riesca a mettere fine a questo assurda situazione.

Francesco

“C’è da aprire una bretella”: la viabilità tra via Liguria e l’Ospedale di Legnano torna sotto i riflettori