La giunta approva le linee di indirizzo per la coprogettazione dell’ex Accorsi
Housing, custode sociale, funzioni educative, culturali e ricreative, sono i cinque ambiti tematici proposti
La giunta comunale di Legnano, nella riunione di mercoledì 30 giugno, ha approvato le linee di indirizzo per attivare attraverso un bando pubblico la coprogettazione di servizi e attività all’interno dell’ex Rsa Accorsi. La delibera recepisce le indicazioni contenute nel DUP 2021-2023, che individuano nella struttura un volano per la rigenerazione del quartiere Canazza a seguito degli interventi realizzati nell’ambito del programma Integration_machine.
«Intendiamo l’ex Accorsi come una struttura polifunzionale e destinata a diversi tipi di utenze – spiega l’assessore ai Servizi sociali Anna Pavan –; una struttura che dovrà contribuire a valorizzare un quartiere periferico aprendosi nel contempo alla città. La scelta della coprogettazione, data la rilevanza strategica, in chiave non solo sociale ma anche educativa e culturale, di questa struttura, ci è parsa la più adeguata perché permette all’amministrazione di definire con il gestore le funzioni sociali educative e culturali da ospitare e di monitorare i servizi erogati; cosa che non sarebbe successa con una semplice concessione. A breve lanceremo la manifestazione di interesse per individuare soggetti del terzo settore per la coprogettazione in cinque ambiti che considerano anche le ricadute sociali derivanti dall’emergenza sanitaria».
I cinque ambiti tematici di coprogettazione sono:
1) residenziale/housing sociale – I 37 appartamenti dovranno essere destinati a un target di popolazione eterogenea per condizione sociale, età per realizzare una luogo di vita che non sia un semplice appartamento, ma un contesto in cui ogni soggetto possa mettere a disposizione degli altri le proprie risorse con aiuto reciproco, nelle cose di ogni giorno, ma anche realizzando inziative ricreative e di socialità
2) utilità collettiva – La struttura dovrà fornire al quartiere la “portineria sociale”, un servizio di prossimità a vocazione sociale destinato principalmente ai residenti del quartiere, finalizzato all’inclusione e al miglioramento delle condizioni di vita degli abitanti quali la telefonia sociale, l’accompagnamento nell’ottica del rafforzamento della rete di vicinato e di promozione di una logica di mutualità.
3) inclusione digitale – La struttura dovrà offrire supporto nella compilazione di pratiche digitali e nell’acquisizione di competenze informatiche per aumentare l’accesso ai servizi digitali e ridurre il divario digitale, con particolare riguardo alla popolazione a rischio di esclusione in tale ambito. In particolare, dovrà essere attivato uno sportello di supporto alla cittadinanza per l’attivazione dello SPID, la presentazione delle istanze ondine e l’accesso ai servizi comunali e, in generale, di interesse pubblico.
4) educativo, sociale, relazionale, ricreativo – Le attività dovranno essere destinate a tutta la cittadinanza con un approccio di tipo intergenerazionale con un’offerta di proposte che includa giovani, anziani, famiglie, single. Le attività proposte, oltre a rappresentare un’occasione di aggregazione, dovranno connettere bisogni e potenzialità interni alla struttura a risorse esterne a questa. Fra le attività da programmare con un orario ampio il doposcuola, anche specifico per studenti affetti da disturbi specifici dell’apprendimento
5) culturale – La struttura ospiterà un punto di erogazione del servizio bibliotecario, nell’ambito del progetto “Biblioteca diffusa”, dove saranno organizzate iniziative di cittadinanza attiva, partecipazione e responsabilizzazione, e uno Spazio giovani (dai 15 anni) dove saranno attivati percorsi formativi e informativi di educazione tra pari, da quelli in ambito tecnico-multimediale agli incontri teorico-pratici su tematiche del lavoro, sull’orientamento scolastico e lavorativo.
La proposta dei partecipanti dovrà, fra le altre cose, prevedere una durata progettuale di 15 anni, prolungabile di altri cinque; generare un impatto sul quartiere attraverso un modello gestionale in grado di auto sostenersi a livello organizzativo e finanziario; contemplare la presenza di attività a pagamento oltre a quelle gratuite integrate alle funzioni sociali, educative e culturali in grado di generare risorse a beneficio di queste ultime; prevedere la realizzazione di uno spazio bar – ristorazione che coniughi qualità dell’offerta e accessibilità, anche per promuovere l’integrazione culturale e generazionale. Lo stabile, interamente ristrutturato, verrà messo a disposizione per realizzare le iniziative che dovranno essere gestite dal/i soggetti che parteciperanno alla coprogettazione.
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