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Dal tiro con l’arco una nuova vita per Kelmend Cekaj, operaio legnanese che ha perso la mano destra

La vicenda di Kelmend è una storia di caparbietà e passione, iniziata in modo drammatico e proseguita grazie a una straordinaria forza di volontà

kelmend cekaj

E’ possibile scoccare una freccia da un arco con una mano sola? Sì e si può anche vincere una medaglia d’oro. È quello che è riuscito ad ottenere un operaio del legnanese, Kelmend Cekaj (foto da redattoresociale.it), che dopo un grave infortunio sul lavoro, avvenuto nel 2004, ha perso la mano destra.

Per Kelmend, questo infortunio non ha intaccato la sua voglia di fare, anzi, è stata proprio questa nuova condizione che, nel 2016, lo ha avvicinato allo sport e a brandire per la prima volta un arco per cimentarsi in questa disciplina in cui pazienza, precisione e tecnica sono fondamentali. Freccia dopo freccia, quello che sembrava un hobby si è trasformato in una vera passione che lo ha portato a gareggiare, in Italia ed Europa, a livelli agonistici e con importanti risultati. In meno di due anni di allenamento è riuscito a scalare il podio ai campionati italiani di pararchery – categoria compound – ed a vincere la medaglia d’oro.

Ne sono passati di anni, da quando nel 2002, Kelmend è partito dall’Albania per venire in Italia. Il giorno dell’infortunio, all’età di 35 anni, la sua vita è cambiata completamente. Purtroppo, incidenti come il suo sono ancora troppo frequenti, come quelli successi negli ultimi mesi in cui lavoratori, anche giovani, hanno perso addirittura la vita. Lui ha potuto mantenere il suo posto di lavoro, cercando di coniugare questo impegno con gli assidui allenamenti, necessari quando si vogliono raggiungere obiettivi importanti. In questo, anche il comune di Legnano ha fatto la sua parte, mettendo a disposizione una palestra al chiuso, per i periodi invernali. E a proposito di obiettivi, il prossimo è il più importante di tutti: le qualificazioni alle Paraolimpiadi di Tokyo 2020. Con la doppia cittadinanza, italo-albanese, Kelmend gareggia sotto la bandiera dell’Albania.

La prima cosa che colpisce di Kelmend è la sua caparbietà. Nella sua vita, non ha mai smesso di mettersi alla prova e, soprattutto, ha fatto dello sport e del Tiro con l’Arco una delle sue maggiori sfide personali. Kelmend vive a Legnano dal 2000, con tutta la sua famiglia, e tutti quelli che lo conoscono faranno il tifo per lui nelle prossime competizioni internazionali, adesso manca soltanto uno sponsor che voglia contribuire a sostenere concretamente il suo percorso. Perché vivere un trauma ed affrontarlo, fare i conti con i propri limiti, ma decidere di puntare sulle proprie potenzialità è una qualità che, già di per sé, è una grande vittoria.

Kelmend, che gareggia con i colori degli Arcieri del Roccolo di Canegrate, dal 2019 è seguito da Elio Imbres, istruttore e componente la Giunta del CIP regionale, che spiega: «Da venerdì prossimo saremo nella Repubblica Ceca dove si svolgerà una gara internazionale dove sono in palio le ultime carte per le Paraolimpiadi. Un appuntamento decisivo, ma che non cambierà comunque lo spessore umano di una vicenda che trova in Kelmend un esempio per capacità di rifarsi una vita e di integrarsi nella comunità».

Redazione
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Pubblicato il 29 Giugno 2021
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