185mila euro per il “Piano Estate” a Legnano, il sindacato: “Un’occasione da non perdere”
Nonostante la corsa contro il tempo e le resistenze giustificate di quanti hanno vissuto un anno pesante in emergenza sanitaria, secondo Frisone il Pano Scuola è un primo passo verso il rinnovamento della scuola. La vera opportunità si vedrà poi nei Pon
Anche le scuole del territorio si stanno organizzando per proporre il Piano Estate 2021: con la prima parte dei fondi che il Governo ha destinato a istituti comprensivi e superiori, i collegi docenti hanno declinato o stanno declinando le attività extra-scolastiche per rinforzare le competenze perse durante questo anno difficile.
«Le risorse, a livello nazionale – spiega il sindacalista della Cgil scuola Legnano – ammontano a 510 milioni che derivano da tre fonti di finanziamento distinte e separate. DL sostegni per 150milioni, L.440/97 per 40mln, P.O.N. per 320milioni. Il primo finanziamento di 150 milioni è già stato assegnato alle scuole con decreto interministeriale, in base al numero complessivo degli alunni. Le 8 scuole statali di Legnano sono state finanziate per un totale di 185.244 euro».
Le risorse sono così ripartite:
Scuole Infanzia Primaria – Media
IC Manzoni 1.193 alunni – 23.478 euro
IC via dei Salici 1.323 alunni – 26.036 euro
IC Bonvesin 1.016 alunni – 19.994 euro
IC Carducci 767 alunni – 15.094 euro
ISIS Bernocchi – 1.587 alunni – 31.232 euro
IIS Dell’Acqua – 1.393 alunni – 27.414 euro
Liceo Galilei – 1.337 alunni – 26.312 euro
Queste prime risorse sarebbero destinate al potenziamento dell’offerta formativa extracurricolare, al recupero delle competenze, al consolidamento delle discipline, al recupero della socialità e da utilizzare tra il termine delle lezioni , dopo l’8 giugno e l’inizio delle lezioni del nuovo anno scolastico, prolungabili entro il 31 dicembre del 2021.
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IN GRADUATORIA PER I FONDI PON
«Più complicata l’assegnazione delle restanti risorse, L.440/97 e P.O.N., alle quali si accede mediante specifici Bandi . L’USR Lombardia – spiega Frisone – ha già pubblicato la graduatoria provvisoria dei P.O.N. nella quale risultano inserite ben 747 scuole statali e paritarie della nostra regione per una richiesta di fondi pari a 51.571.244 euro. Tra le adesioni figurano in buona posizione diverse scuole del Legnanese, tra cui Isis Bernocchi 96.558 euro alla 171esima posizione, IIS Dell’Acqua con 55.902 euro alla 321esima posizione, IC via dei Salici 96.558 euro alla 484esima posizionamento, IC Bonvesin con 96.558 euro alla 497esima posizione: sarà dura ottenere i finanziamenti per tutti gli istituti del Legnanese – essendo destinato alle regioni del centro nord soltanto il 20% che dovrebbe servire per finanziare i progetti scolastici relativi al Piano Estate, a partire da giugno e fino al termine del nuovo anno scolastico in agosto 2022».
LA RIFLESSIONE
«Tutte le risorse servono a pagare sia il personale interno che dà l’adesione volontaria sia per pagare quello esterno o per acquistare beni o servizi dal terzo settore. Volontaria è anche l’adesione degli studenti, compresa quella del personale ATA. L’idea contenuta nel Piano di tenere aperte le scuole anche d’estate – commenta Frisone – è una buona idea, preferibile senz’altro all’allungamento dell’anno scolastico, come si era ventilato. Fare di quest’anno 20-21 un anno ponte, di recupero non solo degli apprendimenti, ancora una volta sacrificati, soprattutto alle superiori, da una DAD a lungo andare stancante e demotivante ma anche di recupero di quella socialità, spesso sacrificata dai protocolli di sicurezza anche in discipline quali Arte, Musica e Attività motorie e sportive. La diffidenza di molti Collegi è più che giustificata. Il Piano arriva alle scuole troppo a ridosso del termine delle lezioni. Il mancato coinvolgimento degli operatori scolastici e delle famiglie è altro motivo di scontento e diffidenza. Si parte più per spinta dei dirigenti scolastici che per convincimento dei Collegi. Forte è il disagio per il sovraccarico di lavoro, nelle segreterie e tra i collaboratori scolastici. Intanto chi più chi meno aderisce ed alcune attività nella primaria cominciano a prender corpo dal termine delle lezioni fino al 30 giugno. Poi si vedrà, quando i PON proposti saranno finanziati, visto che stan lì le risorse più consistenti. Luglio e agosto li si lasciano ai centri estivi o all’associazionismo del terzo settore e ai cosiddetti patti di comunità. Sarebbe un vero peccato restituire o non riuscire a spendere tutte le risorse messe in campo dal Governo. D’altro canto è una corsa contro il tempo e non solo ma anche contro le resistenze di quanti hanno vissuto un anno pesante, in emergenza sanitaria continua che ha finito col demotivare i docenti e gli stessi studenti, questi ultimi le vere vittime sacrificali di questa pandemia. Agli studenti non basteranno i risarcimenti e i sostegni messi in campo dal Governo, né i ponti nè le “scuole affettuose” del ministro Bianchi. Quanto è andato perduto difficilmente verrà recuperato, tuttavia questo Piano è non solo un’occasione da non perdere per cercare di aprire le scuole al territorio e all’esterno ma anche un primo passo verso il cambiamento per avviare quel rinnovamento di cui da tempo c’è tanto bisogno».
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