E’ morta Carla Fracci, aveva portato a Legnano “la danza per tutti”
A Legnano era stata ospite d'onore per la settimana della danza nel 2018. Nell’incontro a Palazzo Da Perego aveva esortato a fare conoscere a tutti la danza che «deve cessare di essere un’elìte per pochi»
Era il simbolo della danza classica in Italia e una delle ballerine più conosciute al mondo. L’étoile Carla Fracci, 84 anni è scomparsa oggi.
Il 29 maggio avrebbe dovuto presentare il suo libro “Passo dopo passo” (Mondadori) in occasione degli eventi del Premio Chiara a Varese. L’incontro sarebbe stato l’occasione per ripercorrere una delle più brillanti carriere del mondo della danza classica. Tante le sue interpretazioni e le esibizioni accanto a grandi ballerini come Nureyev e Baryshnikov, in tempi più recenti ha danzato anche con Roberto Bolle.
A lungo è stata prima ballerina alla Scala di Milano e successivamente direttrice di importanti corpi di ballo. Tra le sue interpretazioni più celebri Giselle, Medea, Francesca da Rimini. Nel 1981 il New York Times la definì “prima ballerina assoluta”.
La sua grande passione e il suo talento sono stati di ispirazione per moltissime persone che hanno cercato di seguire il suo esempio e il sogno di danzare nei teatri più importanti del mondo. Durante la sua lunga carriera ha ricevuto molte onorificenze prestigiose tra le quali, lo scorso anno, il premio alla carriera da parte del Senato della Repubblica Italiana.
A Legnano “L’eterna fanciulla danzante”(così Eugenio Montale ha definito Carla Fracci), era stata ospite d’onore per la settimana della danza nel 2018. L’incontro a Palazzo Da Perego era avvenuto in apertura del ciclo di eventi “International Dance Network”.
Anche in quell’occasione era stata accolta con grande affetto dal pubblico e aveva portato il suo messaggio sulla danza che «deve cessare di essere un’elìte per pochi, ma bisogna farla conoscere a tutti». Per questo Carla Fracci ha ballato in qualsiasi luogo, non solo in palcoscenici di teatri importanti, ma anche in piazze, chiese e persino carceri.
Oltre 200 i ruoli interpretati da Carla Fracci, che ha avuto modo di collaborare con i più grandi artisti della sua epoca, come Franco Zeffirelli, Luchino Visconti, Maria Callas e Giorgio Armani, con alcuni dei quali ha stretto legami di profondo affetto e reciproca stima; fondamentale è stato l’incontro con Beppe Menegatti, regista che è diventato poi suo marito.
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