Giacomo Della Foglia, classe 2002, frequenta l’ultimo anno delle superiori, è nato e sta vivendo nell’Oltresempione a Legnano. Per dare qualcosa di suo al quartiere che in questi anni gli ha dato tanto ha deciso di ricambiare e di candidarsi per la consulta territoriale di cui è entrato a fare parte.

Dopo il tour nel quartiere di San Martino con il suo coetaneo Edoardo Falco, abbiamo incontrato Giacomo, il più giovane componente della sua consulta, nel cuore di Legnanello dove oltre alla parrocchia del Santo Redentore è presente l’oratorio uno dei luoghi che più ha frequentato e che continua a frequentare: «Un posto per i giovani e che aggrega. Un luogo sicuro dove si più fare sport, fondamentale per noi giovani. Qui nel quartiere mancano strutture sportive – spiega il giovane –  come mancano parchetti attrezzati per le attività sportive e luoghi di di aggregazione per adolescenti e preadolescenti. Sicuramente sono da sostenere interventi in questo ambito dai quali si potrà avere solo che giovamento».

Tra i luoghi del cuore da salvare Giacomo segnala la vecchia chiesetta del Santissimo Redentore: «Una chiesa importante – spiega – che negli anni sta perdendo il suo fascino e che necessita un intervento di riqualificazione per non finire degradata e tornare ad essere utilizzata. Così come tante strutture di questo quartiere, cito come esempio la vecchia caserma di via Cadorna, che sono abbandonate e richiedono un intervento».

Tra la Canazza e l’Olmina, infine, Giacomo ci segnalo un vecchio progetto di riqualificazione risalente al 2016 di un’area boschiva lasciata abbandonata all’altezza al lato di via Barbara Melzi verso il confine con Castellanza: «Qui era prevista la realizzazione di un’area verde e di ponte pedonale che collega Olmina e Canazza, un progetto importante, che andremo a sollecitare per avvicinare  i due rioni isolati con il resto della città: Nell’Oltresempione mancano aree verdi e luoghi di aggregazione e questo progetto potrebbe essere un valore aggiunto».

A 18 anni entra nella Consulta del Centro. L’impegno di Edoardo «per una Legnano più bella»