Modello 730: spese veterinarie detraibili, ma solo se tracciabili
Le visite e gli interventi per gli amici a quattro zampe, oltre che gli acquisti di medicinali si potranno detrarre. Le spese veterinarie, però, dovranno essere tracciabili
Le visite e gli interventi per gli amici a quattro zampe, oltre che gli acquisti di medicinali veterinari si potranno detrarre con il Modello 730/2021, ma solo se tracciabili. Sono, quindi, detraibili le spese veterinarie sostenute per la cura di animali legalmente detenuti a scopo di compagnia o per la pratica sportiva. Inoltre, il limite massimo delle spese, detraibili ai fini IRPEF, per l’anno 2020 è pari a 500 euro ed è stato ulteriormente aumentato a 550 per la dichiarazione che si dovrà presentare nel 2022. Ricordiamo che la detrazione è il 19% della spesa con una franchigia di 129,11 euro.
Normalmente, questi oneri sono già presenti all’interno del modello 730 precompilato dall’Agenzia delle Entrate quindi è bene effettuare sempre una puntuale verifica. Le spese veterinarie devono essere indicate all’interno della sezione I, rigo da E8 a E10 del modello 730/2021, ovvero “Altre spese”. Non è necessario conservare le prescrizioni del veterinario ma è necessario che lo scontrino riporti il codice fiscale di chi sostiene la spesa e la natura di farmaco che può essere attestata dal codice di autorizzazione in commercio dello stesso o dalla codifica FV (farmaco per uso veterinario) utilizzata per la trasmissione dei dati al STS.
ECCO COSA SI PUÒ DETRARRE – Rientrano nelle spese deducibili quelle per le prestazioni del medico veterinario e gli acquisti di medicinali prescritti. Si possono detrarre anche le spese per le analisi di laboratorio e interventi nelle cliniche veterinarie. Sono deducibili anche le spese per i farmaci venduti in strutture diverse dalle farmacie, purché autorizzate dal Ministero della Salute, e di farmaci senza obbligo di prescrizione medica. Risultano escluse le spese per la cura di animali in allevamento o detenuti nell’ambito di attività agricole o utilizzati per attività illecite. Non sono detraibili le spese sostenute per mangimi speciali per animali da compagnia o pratica sportiva.
Segnaliamo, inoltre, che dall’anno d’imposta 2020, come per tutte le altre spese, la detrazione varia in base all’importo del reddito complessivo. Quindi spetta per intero a coloro che hanno un reddito complessivo fino a 120.000 euro. Se si supera questo limite, il credito decresce fino ad azzerarsi al raggiungimento del reddito di 240.000 euro. Per la verifica del limite reddituale si tiene conto anche dei redditi assoggettati a cedolare secca.
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