Il consiglio comunale di Legnano torna in aula e “processa” Accam
Resa dei conti in vista su Accam tra la maggioranza e il Movimento dei Cittadini nel prossimo consiglio comunale, in presenza per la prima volta da mesi
Il consiglio comunale di Legnano venerdì 30 aprile torna in presenza, in aula, dopo sei mesi di sedute in videoconferenza e lo fa all’insegna di quella che si preannuncia una resa dei conti tra la maggioranza e il Movimento dei Cittadini sul futuro di Accam, con un ordine del giorno segnato da ben 18 interrogazioni e 29 mozioni in quella che sta ormai diventando una consuetudine del mandato da sindaco di Lorenzo Radice.
Lo scontro tra la coalizione che ha sostenuto Brumana alle ultime amministrative e la maggioranza intorno all’inceneritore di Borsano è nato nelle scorse settimane, dopo che l’assemblea dei soci di Accam ha dato il via libera al percorso di rilancio dell’impianto per il tramite di una nuova società che vedrà portagonisti Amga, Agesp e Cap Holding, il cui coinvolgimento, inizialmente ipotizzato in una seconda fase, sembra invece dalle ultime indiscrezioni più vicino di quanto non si pensasse in un primo momento. Il piano di ristrutturazione del debito e di risanamento, infatti, ha incassato anche il sì di Palazzo Malinverni, e la scelta è stata aspramente criticato dal capogruppo del Movimento dei Cittadini, che ha parlato di «imprevedibile conversione del sindaco» e ha continuato e continua a ribadire la necessità di spegnere l’impianto.
Come farà con ogni probabilità anche tra i banchi dell’aula consiliare, dove chiederà conto al sindaco delle ragioni per cui «esprimendo voto favorevole nelle assemblee di Accam e di Amga non ha ottemperato agli indirizzi dettati dal consiglio comunale ed ha approvato la complessa manovra di salvataggio di Accam, che comporta la costituzione di una nuova società, un breve contratto di affitto di un’azienda che potrà produrre solo debiti e un contratto di acquisto della società». Nel mirino del Movimento dei Cittadini anche «lo sconto previsto e l’indebito vantaggio economico per Ecoeridania (società che si occupa della gestione di rifiuti speciali per l’inceneritore, ndr), a cui conseguirà una minore entrata ad una partecipata del comune di Legnano, con conseguente discapito per i legnanesi», una serie di incarichi professionali conferiti dalla società che gestisce l’inceneritore, i motivi per cui «non è stato previsto nel piano economico e finanziario il costo della bonifica dell’area dell’inceneritore» e gli obblighi di riservatezza previsti dal memorandum di intesa per la costituzione della NewCo per il salvataggio di Accam.
Il consiglio comunale sarà chiamato anche a nominare i nuovi componenti delle consulte territoriali, ad analizzare una serie di situazioni di degrado relative a diverse aree della città (come l’ex Pensotti di via XXIX maggio e il sottopasso tra via della Vittoria e via Carlo Cattaneo) denunciate dalle opposizioni e a discutere del progetto per il nuovo centro civico nel quartiere San Paolo e dell’intitolazione dell’area verde tra via Anna Frank e via Monte Cervino alla poetessa Alda Merini per il 90° anniversario dalla sua nascita.
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