La raccolta punti “esplosiva” di Cristina aiuta le mamme di Legnano e si allarga
Proprio in questi giorni ha distribuito quasi tutti i beni primari a mamme e famiglie che in questo periodo di pandemia hanno perso il lavoro e si sono ritrovati in una situazione instabile
Da sola ha raccolto in pochi giorni 78mila punti sulla Fidelity Car del supermercato aiutando tante persone in difficoltà durante questo periodo di pandemia. Cristina Scutari, che in città gestisce un asilo nido ed amministra la pagina facebook “La Voce di Legnano”, ha innescato una catena di solidarietà destinata a continuare anche dopo la consegna dei primi generi alimentari, acquistati con i buoni spesa riversati a scopo benefico sulla sua tessera sconti del supermercato.
Grazie all’aiuto della sua famiglia e il gruppo “Te lo regalo se, te lo vieni a prendere a Legnano” che intercetta situazioni di rischio, Cristina è riuscita ad individuare le persone che più avevano bisogno di aiuto.
Proprio in questi giorni, insieme ai familiari, ha distribuito quasi tutti i beni primari a cinque mamme e quattro famiglie che in questo periodo di pandemia hanno perso il lavoro e si sono ritrovati in una situazione instabile.
«La cosa più bella è che questa solidarietà a catena – spiega Cristina – non si è fermata con la raccolta punti. Tante persone mi hanno scritto per contribuire ad aiutare chi ha bisogno, non solo con soldi ma anche oggetti da dare in beneficienza in ottimo stato. Mi hanno scritto sia associazioni che negozi, come la cartoleria di via Resegone che ha attivato il servizio di “cancelleria sospesa per quei bambini che hanno difficoltà a comprare penne e quaderni, e aziende come la Sc Jhonson nella persona di Serena Colombo, che hanno contribuito con pacchi dono. Tutto questo mi sta spingendo a lavorare ad un progetto di rete solidale più ampio, coinvolgendo anche altre persone: a Legnano, città attiva sul fronte della solidarietà, ce ne sono tante disposte a dare una mano a chi ha bisogno, soprattutto in questo momento difficile»
La solidarietà ha contagiato anche Francesca Tramonta, socia con Cristina di un asilo nido in città: «Quando le ho raccontato la storia della prima bambina in difficoltà ha subito deciso nel suo piccolo e in modo silenzioso di aiutarla accogliendola gratuitamente al nido – racconta Cristina -. Per un anno questa mamma non pagherà la quota così da permetterle di trovarsi un bel lavoro. Queste sono le bellissime cose nate da questa esperienza».
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