Fondazione Ticino Olona: due bandi da 270mila euro per superare gli effetti del lockdown
Il primo riguarda "Educazione e conciliazione familiare", con un budget di 150 mila euro, il secondo "Sostegno alle fragilità", con un budget di 120 mila euro
Lo scorso 24 marzo, il consiglio di amministrazione della Fondazione Comunitaria del Ticino Olona ha deliberato la pubblicazione dei primi due bandi del 2021: il primo riguarda “Educazione e conciliazione familiare”, con un budget di 150 mila euro, il secondo “Sostegno alle fragilità”, con un budget di 120 mila euro.
«I nuovi bandi – commenta il presidente della Fondazione, Salvatore Forte – pur volendo rappresentare un ritorno alla normalità, non potevano non tener conto della situazione pandemica e del suo sviluppo, soprattutto sul piano economico e sociale. L’anno scorso abbiamo supportato l’emergenza sanitaria che oggi, seppur con lentezza, con la campagna vaccinale dovrebbe avviarsi verso un forte contenimento e ridimensionamento. Gli effetti collaterali, economici e sociali appunto, sono invece tutti sul tavolo delle emergenze. Sappiamo che il nostro intervento rappresenta una piccola cosa rispetto all’entità dei bisogni ma sappiamo anche che sempre, da oltre quindici anni, i nostri bandi riescono a dare ossigeno a tante realtà che sul territorio sono impegnate a contrastare disagi e difficoltà».
Entrando un po’ nei particolari il bando possiamo si rivolge a:
– progetti che metteranno in atto azioni formative a compensazione degli effetti negativi generati dal lockdown (totale o parziale) del sistema educativo e dalla didattica a distanza con particolare attenzione ai soggetti più fragili e-o in condizioni di disabilità;
– progetti volti a mitigare il disagio psicologico di bambini, ragazzi e giovani costretti ad una limitazione della vita sociale a causa della pandemia;
– progetti per favorire la conciliazione dei tempi di lavoro e di cura della famiglia al fine di aumentare la qualità della vita familiare;
– progetti volti a organizzare, secondo le modalità consentite dalle leggi in vigore, i servizi estivi e di tempo libero per bambini e adolescenti.
Con il secondo bando la Fondazione cerca di incentivare un ripensamento dei servizi per la disabilità, per gli anziani, per gli ammalati e per la popolazione più fragile con la strutturazione di proposte innovative e diversificate. Questo perché gli effetti del Covid-19 risultano più evidenti e drammatici in riferimento proprio alle categorie più fragili. «Pertanto – commenta Forte – siamo tutti chiamati a svolgere l’importante compito di rimodulare la nostra offerta in ragione dell’emergenza in atto, in modo da garantire risposte più efficaci ed efficienti a nuovi bisogni e alle nuove fragilità. I progetti da presentare dovranno riguardare iniziative complementari e integrative rispetto alle azioni di assistenza
ordinaria».
Entrambi i bandi tornano ad essere “a raccolta” come prima dell’era pandemica, affinché si coinvolga la comunità sensibilizzandola e responsabilizzandola a un welfare comunitario in grado di generare un circuito virtuoso che convinca ognuno di noi che il bene del nostro vicino è anche il nostro bene e aiutare lui è aiutare noi stessi.
Tutte le informazioni tecniche sulle scadenze e sulle modalità di partecipazione sono indicate nel regolamento dei bandi, consultabili e scaricabili insieme alla relativa modulistica sul sito della fondazione www.fondazioneticinoolona.it alla pagina Bandi.
Nel mese di aprile la Fondazione organizzerà un evento online per illustrare i due bandi nel dettaglio e rispondere a tutte le eventuali richieste di chiarimento che dovessero pervenire nel frattempo. Salvo ulteriori restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria, gli esiti dei bandi verranno
presentati con un evento speciale presso il cortile del Castello Visconteo di Legnano che ospiterà anche un appuntamento del Festival “Donne InCanto”.
«Il Consiglio di Amministrazione, che molto si è speso per rendere i bandi funzionali al momento storico, auspica – conclude Forte – che davvero ci possa essere un salto di qualità nell’innovazione contenutistica e metodologica e che i progetti possano fare da volano per portarci in un tempo post Covid che non potrà essere come quello di prima».
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