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Piscina di Legnano, non passa l’emendamento nel bilancio per la riqualificazione

La proposta non è passata per i voti contrari della maggioranza che non ritiene questa la formula idonea per finanziare un intervento di sistemazione della piscina

Piscina amovibile alla piscina di Legnano

Non è passato l’emendamento presentato dall’opposizione che chiedeva alla giunta Radice di destinare parte delle risorse stanziate nel bilancio per interventi di riqualificazione della piscina di Legnano.

La richiesta di ridurre parte dei fondi destinati ad altri interventi, come il centro civico San Paolo o le piste ciclabili, per mettere mano all’impianto natatorio cittadino, arriva dalla lista Toia: «In questo modo – ha spiegato il consigliere Francesco Toia in consiglio comunale – avremmo un milione e mezzo di euro per finanziare una parte dell’intervento di riqualificazione della piscina Ferdinando Villa che era stato presentato durante il mandato del Commissario Cirelli, per un importo totale di tre milioni di euro. Ricordo che la piscina necessita un intervento e a noi consiglieri è stata negata la possibilità di effettuare un sopralluogo».

La proposta non è passata per i voti contrari della maggioranza che non ritiene questa la formula idonea per finanziare un intervento di sistemazione della piscina. «Non c’è nessun giudizio negativo sul progetto presentato dal Commissario e non c’è nessun disconoscimento sulla necessità di mettere mano alla piscina –  ha dichiarato l’assessore allo sport Guido Bragato, commentando la parte propositiva dell’emendamento – . Ma se da una parte il tempo è tiranno, la fretta potrebbe essere cattiva consigliera. Crediamo pertanto che vadano considerati diversi aspetti per stabilire quale sia la strada migliore da perseguire».

L’assessore ha spiegato che gli aspetti principali da tenere in considerazione sono tre: «L’attività agonistica, che viene garantita anche in tempi di covid e che mal sopporterebbe una chiusura per lavori, la necessità di creare una parte ludico-commerciale che possa sostenere l’esercizio dell’impianto natatorio, e la parte ludica che è anche un servizio sociale. Questi aspetti funzionali devono intersecarsi con la questione finanziaria che riguarda il reperimento delle risorse. Queste possono essere proprie, finanziate con un bando o affidate alla società partecipata. Come già anticipato, non escludiamo nemmeno una collaborazione con il privato. Tutte queste soluzioni devono però essere ben ponderate: destinare una parte dei fondi già destinati ad altro in bilancio non ci trova favorevoli».

Le opposizioni hanno insistito sulla necessità di un intervento in una piscina che «sta vivendo un calvario da mesi», ha ricordato il capogruppo della Lega, Carolina Toia portando ad esempio il guasto alle tubature e l’ultimo crollo del contro-soffitto dello spogliatoio. Il consigliere Letterio Mulafò, presidente della commissione sport, ha quindi assicurato che starà con il fiato sul collo agli assessori competenti affinchè l’impianto natatorio (e tutti gli impianti sportivi della città) siano in sicurezza: «Per la piscina è stato effettuato un collaudo – ha ricordato Munafò – e gli spogliatoi sono sicuri. Ho quindi invitato gli assessori a valutare lo stato degli impianti in maniera attenta, determinata e veloce. Io sto cercando fondi tramite Regione, Coni, società che rappresentano lo sport in Italia, Europa o i privati. La priorità riguarda comunque la sicurezza».

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Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 31 Marzo 2021
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