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Sfregiato con l’acido dalla ex, Morgante chiede «un fondo di garanzia per le vittime»

Giuseppe Morgante, il 30enne legnanese sfregiato con l'acido dalla ex ormai quasi due anni fa, chiede al Governo un fondo come quello per le vittime della strada

giuseppe morgante

Giuseppe Morgante, il 30 enne legnanese sfregiato con l’acido dalla sua ex, Sara Del Mastro, ormai quasi due anni fa, si appella al Governo per chiedere l’istituzione di un vero e proprio fondo di garanzia per le vittime di aggressioni violente, «sulla falsariga di quello esistente per le vittime della strada». La richiesta è stata formulata dal legnanese su invito del suo legale Domenico Musicco dal momento che la donna, condannata a 7 anni e dieci mesi, non è in grado di risarcirlo per la grave menomazione permanente che gli ha inflitto.

La lettera, come spiega l’avvocato, è stata diffusa oggi, 29 marzo, in concomitanza alla notizia dell’ultima operazione chirurgica di Gessica Notaro, a sua volta vittima di una violenta aggressione con l’acido. L’obiettivo è quello non solo di sensibilizzare sul tema, ma anche di garantire a tutte le persone che sono state sfigurate di poter «tornare a sorridere».

Notaro e Morgante, per il legale Musicco, sono quindi due simboli di questa lotta. «Gessica Notaro ha ritrovato il suo sorriso dopo l’ultimo intervento estetico, ma non tutti se lo possono permettere – spiega l’avvocato -. Morgante, infatti, non riceverà nessun risarcimento: Del Mastro è nullatenente. Perché non si possono trovare risorse per creare un fondo perduto per queste vittime?».

La lettera-appello

Gentili Onorevoli e Senatori, sono Giuseppe Morgante, l’uomo che ha subito lo sfregio con l’acido da parte di Sara Del Mastro. Costei non è in grado di risarcirmi per la grave menomazione permanente che mi ha inflitto. Per ristabilirmi sono così costretto a ripetute operazioni e cure che faccio sempre più fatica a pagare, nonostante l’aiuto e l’affetto dei miei cari. Il mio difensore, avvocato Domenico Musicco, da tempo si batte perché alle vittime di delitti ad opera di persone non possidenti sia assicurato un risarcimento.

A tale fine egli suggerisce la istituzione di un vero fondo di garanzia per le vittime di delitti sulla falsariga di quello esistente per le vittime della strada. Vi prego, mettete tutti la vostra capacità di governo al servizio di questa causa. Non è giusto che sia riconosciuto questo ristoro alla vittima di un reato colposo e non, a maggior ragione, alla vittima di un delitto doloso. Spero che qualcuno voglia prendersi tale impegno e incontrarmi, anche insieme al mio avvocato, per comprendere quali profonde problematiche comporta l’essere completamente lasciati soli dallo Stato.

di
Pubblicato il 29 Marzo 2021
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