130 nuove piante al Parco Alto Milanese
Prima uscita sul campo per il nuovo presidente del Parco Alto Milanese, Davide Turri, in rappresentanza dell'amministrazione di Legnano. L'occasione è stata la presentazione della piantumazione di 130 nuove essenze arboree in sostituzione delle piante che sono state abbattute nel corso del 2020.
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Prima uscita sul campo per il nuovo presidente del Parco Alto Milanese, Davide Turri, in rappresentanza dell’amministrazione di Legnano. L’occasione è stata la piantumazione di 130 nuove essenze arboree in sostituzione delle piante che sono state abbattute nel corso del 2020 (una novantina circa) perchè ammalate o pericolanti.
«Si tratta di piante già di media dimensione, perlopiù specie locali, come querce, pini silvestri, pioppi bianchi, frassini, ma anche noci e gelsi che non sono tipiche della zona – ha spiegato Mario Paganini, forestale e direttore lavori che ha seguito il parco in diverse fasi -. Continuiamo così un lavoro avviato diversi anni fa per ripopolare il polmone verde». L’importo dell’intervento è di 48mila euro.
Dieci anni il parco fu costretto ad abbattere più di 800 piante attaccate da un terribile insetto e proprio nell’area della baitina (zona Castellanza) sono stati ricostruiti diversi ambienti con specie arbustive correlate che vengono utilizzate anche per attività didattiche. Nel tempo tante altre piante si sono ammalate o hanno richiesto interventi di manutenzione: «Le robinie, che caratterizzavano il parco insieme al ciliegio tardivo, non resistono a parassiti e patogeni esterni e tendono a seccarsi – ha spiegato Paganini – per questo abbiamo portato nuove specie mantenendo sempre le caratteristiche paesaggistiche di parco agricolo».
Ora l’obiettivo è mantenere curato il verde, un’oasi tra le aree più urbanizzate d’Italia, che deve essere anche «sicura, pulita e fruibile», come spiega il nuovo presidente nell’intervista qui di seguito.
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