Multisala a Cerro Maggiore, i lavoratori attendono la riapertura: «Sarà complicata ma ci speriamo»
Il rientro nelle sale cinematografiche sarà decisamente complicato, ma i dipendenti del Multisala Cerro Maggiore sperano di poter tornare al più presto al lavoro
Il rientro nelle sale cinematografiche sarà decisamente complicato, ma i dipendenti del Cinema The-Space di Cerro Maggiore sperano di poter tornare al più presto al lavoro. Dopo 10 mesi di cassaintegrazione, con alcuni disagi visto i ritardi registrati nell’erogazione dell’ammortizzatore da parte dell’Inps, i 31 dipendenti del cinema cerrese (di cui 11 full time e 20 part time) sono in attesa di capire quale sarà il loro futuro. Nel frattempo il Multisala è stato individuato come struttura idonea ad accoglire un Centro Vaccinale dislocato dell’Asst Ovest Milanese impegnata ad effettuare la campagna vaccinale antiCovid-19.
Da una parte c’è la data del 31 marzo che, se non verrà posticipata dal Governo, segnerà lo sblocco licenziamenti. Dall’altra c’è l’attesa del nuovo dpcm che entrerà in vigore il 6 marzo e introdurrà, tra le novità, il via libera all’apertura di cinema e teatri dal 27 di marzo, ma solo in zona gialla. In questo contesto i sindacati chiedono con forza la necessità di aprire un confronto serrato con le organizzazioni sindacali, affinché le modalità di riapertura siano accompagnate da sostegni per il settore e indennità per i lavoratori, sia nello spettacolo dal vivo che nel cine-audiovisivo.«Anche se sarà una riapertura complicata speriamo di riprendere il prima possibile – Emanuele Colombo della Slc Cgil -. Non è ancora ufficiale, ma le restrizioni saranno più stringenti di quelle attuate la scorsa estate: gli spettatori dovranno indossare la mascherina e le sale potranno essere riempite per il 25%. I biglietti saranno venduti solo online e non si potranno consumare bibite o snack durante lo spettacolo. Quindi gli ingressi ridotti, come i costi normalmente sostenuti e quelli straordinari per la sicurezza, rischiano di far morire le piccole realtà e intaccare fortemente il settore produttivo. Il settore dello spettacolo avrà necessità di aiuti per tutto il 2021: devono essere previsti indennità e sostegno alle imprese».
A differenza dell’estate 2020, la programmazione degli spettacoli questa volta rappresenta un problema parziale visto che «nonostante la pandemia lo scorso anno sono stati prodotti diversi film italiani – spiega il sindacalista -. Per il momento l’azienda non ha ancora preso decisioni in merito a una riapertura. Quindi noi restiamo in attesa con la consapevolezza che ci vorrà tempo e pazienza. Una vera ripresa ci sarà solo quando sarà ultimata la campagna vaccinale. Intanto speriamo che venga prorogato sino alla fine dell’anno lo sblocco licenziamenti».
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