La Famiglia Legnanese festeggia 70 anni: “Un quercia che ha messo rami carichi di frutti”
L'associazione è stata costituita il 27 febbraio 1951. Una messa in Basilica per ricordare i soci defunti e rinnovare lo spirito associativo e collaborativo con tutte le istituzioni cittadine
«Correvano gli anni del secondo dopoguerra e a Legnano c’era una gran voglia di ritornare alla normalità perduta.
Il funzionario dell’Ospedale di Circolo e appassionato pittore, Giovanni Cozzi, con un gruppo di amici, decise
di inviare a un buon numero di legnanesi una cartolina con scritto: “Carissimi, nel 1951, al sorgere della
seconda metà del secolo, Legnano va riformata. Vogliamo esaltare spirito ed opere legnanesi. Se sei nato a Legnano sii orgoglioso! A presto la ‘Famiglia Legnanese’. Per il Comitato promotore Giovanni Cozzi”.
Poche parole a cui seguì il fatto concreto: la costituzione del sodalizio il 27 febbraio 1951 davanti al notaio. Sedici le firme: Franco Calcaterra, Arturo Caloni, Gianni Ceriani, Giovanni Cozzi, Amelio Crespi, Umberto De Giovannini, Piero Dimi, Gian Piero Grassini, Alberto Novara, Enzo Pagani, Ernesto Parini, Luigi Parini, Antonio
Pisoni, Franco Russi, Fausto Tonelli ed Emilio Usseglio.
La sede nella galleria “Del Grattacielo”, in piazza San Magno, del pittore Pagani, primo presidente De Giovannini e uno statuto con gli obiettivi dell’associazione apolitica, apartitica, senza scopo di lucro, volta a esaltare spirito e opere legnanesi, prima fra tutte il ripristino della Sagra del Carroccio, il cui Palio si tenne già il 26 maggio 1952. Un ottimo esempio di resilienza che a 70 anni di distanza può aiutarci a riflettere sul dopo pandemia».
Così Fabrizio Rovesti, direttore della rivista La Martinella, ricorda la nascita della Famiglia Legnanese che oggi, sabato 27 febbraio, ha festeggiato 70 di vita, presenziando con presidenti, consiglieri, associati alla messa in Basilica celebrata da mons. Angelo Cairati. Una messa per ricordare i soci defunti e rinnovare lo spirito associativo e collaborativo con tutte le istituzioni cittadine.
«Cos’è diventata la Famiglia Legnanese in questi anni? State rispettando gli obiettivi fissati inizialmente?», si è posto queste domande monsignore e ha invitato anche i presenti a farlo, riprendendo le funzioni principali della Quaresima, quelle della riflessione su cosa abbiamo nel cuore e su cosa siamo diventati nel tempo. Domande necessarie, secondo il nostri prevosto per una verifica interna sia come associazione, che individualmente, per non venir meno alle idee originarie che portarono alla sua costituzione.
In un breve intervento, a fine della celebrazione, Gianfranco Bononi, attuale presidente, ha ringraziato tutti, soffermandosi principalmente su tre figure che hanno caratterizzato soprattutto gli ultimi anni: il presidentissimo comm. Luigi Caironi, alla guida dell’associazione per 35 anni, Mauro Mezzanzanica, rimasto invece e purtroppo così poco tempo in Fondazione ma lasciando un segno indelebile della sua gestione, Pietro Cozzi, presidente della Famiglia dal 1971 al 1979 e ancora oggi sapiente guida della Fondazione stessa.
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.