Basilica e casa parrocchiale San Magno saranno messe in sicurezza dagli atti vandalici
Nel progetto l'installazione di una inferriata, per proteggere le parti più esposte ai danneggiamenti
Sopralluogo ai piedi della basilica San Magno, con mons. Angelo Cairati e l’arch. Luigi Terlenghi impegnati a visionare i danni causati lungo le pareti tra il maestoso campanile e l’ingresso dalla mano maldestra di chi, in periodo di Carnevale, ha lasciato qualche segno sulla facciata della basilica, da poco restaurata con un importante intervento che ha richiesto mesi di lavoro. Probabilmente con un sasso, è stato deturpato un muro esterno e sono state trovate due piccole “impronte” sulla facciata laterale.
«Pensiamo di installare una inferriata, per proteggere questa parte così esposta ai danneggiamenti – spiega monsignore che evidenza un profondo stato di amarezza -. Siamo obbligati a interventi di messa in sicurezza, perchè ogni giorno siamo impegnati a sollecitare grandi e piccoli a una maggiore attenzione e non sempre troviamo una corretta condivisione».
Non solo la basilica, per la quale, come ricorda l’arch. Terlenghi, sarà comunque necessario ottenere tutte le autorizzazioni della Soprintendenza delle Belle Arti, ma anche l’ingresso della casa parrocchiale sarà oggetto di una manutenzione straordinaria: «La situazione di disagio già manifestato in passato non è migliorata- così ancora mons. Cairati – . Troviamo sempre i resti di chi approfitta del luogo seminascosto per abbandonarsi a bivacchi notturni, ma anche a bisogni personali. Così abbiamo deciso di avanzare le vetrate dell’ingresso di quello spazio necessario per poter eliminare opportunità di ogni genere di sosta. Un lavoro impegnativo economicamente, ma anche questo doveroso».
In questi giorni, tutta l’area, piazza e sagrato, sono stati ripuliti da una azienda specializzata. La pulizia ha interessato anche la galleria e l’ingresso della casa parrocchiale: «L’attenzione di Amga merita un ringraziamento pubblico», conclude il nostro prevosto.
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