Commercianti di via Palestro al sindaco Radice: “Faccia qualcosa, qui non si vive più!”
I negozianti lamentano una situazione invivibile e di estrema pericolosità ogni giorno, a causa di assembramenti da parte di ragazzi spesso ubriachi che creano disordine e sporcizia
E’ stata protocollata in giornata la petizione di alcuni commercianti, a seguito di situazioni di profondo disagio causato da giovani che animano, in maniera esagerata, il centro di Legnano. In particolare, è interessata via Palestro nel tratto tra piazza don Sturzo e corso Garibaldi. Una decina di negozianti ha così preso carta e penna e ha scritto al sindaco Lorenzo Radice un accorato appello.
“Ci troviamo in una situazione invivibile e di estrema pericolosità ogni giorno, dalle 16 alle 18 inoltrate, a causa di assembramenti da parte di ragazzi spesso ubriachi che creano disordine e sporcizia. Lasciano in strada bottiglie e bicchieri usati, fanno schiamazzi di fronte alle entrate dei negozi e alle vetrine. Rispondono con un linguaggio scurrile”.
“Spesso siamo stati noi, commercianti, a chiedere gentilmente di spostarsi – prosegue la lettera – . Siamo stati ignorati, ma anche minacciati. Non se ne può più. Deve scapparci il ferito o peggio? La situazione è così da tempo ed è diventata sempre peggiore”.
“La preghiamo di fare qualcosa immediatamente – qui l’appello dei commercianti -. Ci sentiamo abbandonati e non protetti. La situazione va risolta al più presto. Le attività sono in crisi. Per tenerle aperte, mettiamo a rischio la nostra salute ogni giorno e dobbiamo rischiare di più? Vogliamo che si dica basta!”
In giornata, a dar man forte ai commercianti che lanciano questo messaggio di estrema urgenza, una residente conferma, ce ne fosse ulteriormente bisogno, quanto accade in zona: “I negozianti hanno ragione da vendere. In piazza Europa, sotto i portici, a pochi metri dall’isola pedonale, quasi ogni giorno dalle 18 alle 20 si ritrova un folto gruppo di ragazzi. Risultato: assembramento, mascherine spesso abbassate, bottiglie di birra ovunque e angoli della piazza usati come gabinetti pubblici da ragazzi e ragazze e nessuno che interviene. Povera Legnano!”
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