Impianto per l’umido a Legnano, Amga respinge al mittente i dubbi degli ambientalisti
Amga respinge al mittente i dubbi avanzati nei giorni scorsi dai tecnici di associazioni e comitati ambientalisti sul nuovo impianto per l’umido
Amga respinge al mittente i dubbi avanzati nei giorni scorsi dai tecnici di associazioni e comitati ambientalisti sul nuovo impianto per l’umido di via Novara, che nei giorni scorsi avevano messo nero su bianco i punti che considerano critici e avevano scritto agli enti coinvolti.
Nuovo impianto per l’umido a Legnano, ecco i dubbi dei tecnici ambientalisti
I tecnici avevano contestato la circostanza che relativamente agli scrubbers, adibiti al pretrattamento delle emissioni prima che giungano al biofiltro, non venissero specificati i dati tecnici. «La cosa non corrisponde alla realtà – ribatte la partecipata -, in quanto nella documentazione allegata al progetto, autorizzato dalla Città Metropolitana di Milano, è presente una scheda che, oltre a fornire la descrizione di tali dispositivi, ne specifica le caratteristiche tecniche».
Non solo. «Altro dubbio sollevato è inerente i presunti copiosi reflui, misti a liquami della frazione organica, che gli impianti di raccolta e smaltimento delle acque meteoriche e di processo si troveranno a scaricare – aggiungono da via per Busto Arsizio -. Ebbene, premesso che l’obiettivo della gestione delle acque meteoriche e di processo è quello di massimizzare il loro riutilizzo e recupero all’interno dell’impianto, giova precisare che dalla documentazione tecnica del progetto autorizzato emerge chiaramente come in seno alla struttura non vi sia alcuna miscelazione delle acque meteoriche con quelle di processo».
Infine il rischio di esplosioni paventato dai tecnici di associazioni e comitati per lo stoccaggio di biometano e l’aumento di traffico. «Il progetto, che in realtà non prevede alcun sistema di stoccaggio – precisa Amga -, è stato attentamente esaminato dal Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco che, successivamente all’istruttoria, ha rilasciato parere di conformità». Mentre per il traffico, «come riportato nella documentazione tecnica a corredo del progetto autorizzato, i flussi veicolari generati dall’impianto, una volta in esercizio, comporteranno un incremento di transiti dell’1% rispetto a quelli attuali».
Intanto in via Novara procedono i lavori per la realizzazione dell’impianto avviati la scorsa estate. Il cantiere è già in fase avanzata per quanto riguarda le sezioni dell’impianto destinate alla maturazione del compost, dove sono state ultimate le principali opere edili e sono in fase di posa alcuni impianti. È invece terminata la costruzione dell’involucro in muratura del digestore anaerobico, ovvero il cuore dell’impianto, dove è stata anche assemblata la componentistica interna in acciaio: a breve sono ora previste le prove di tenuta.
Salvo intoppi, i primi rifiuti arriveranno nella struttura ad inizio 2022. «Con l’avvio dell’impianto si potranno concretizzare quegli obiettivi ambientali e di sostenibilità che sottendono questa iniziativa – sottolinea Amga -: produzione di biometano quale fonte di energia sostenibile e di compost di qualità, minimizzare l’impatto ambientale nella logistica della gestione dei rifiuti, ridurre i costi di trattamento della frazione organica dei rifiuti di oltre il 25% rispetto alle quotazioni di mercato».
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