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Il giorno e la storia – Ucciso l’ispettore della Speer di Legnano

Il comando militare germanico fece fucilare, per rappresaglia, due comunisti, nello stesso luogo ove fu commesso l’assassinio dell’ispettore Liebele, della Speer di Legnano

Il giorno e la storia, mese di febbraio

17 febbraio 1945 – Ucciso l’ispettore della Speer di Legnano
Il Notiziario della G.N.R. (Guardia Nazionale Repubblicana) del 26 febbraio ‘45 annota che «il 17 corrente, in San Vittore Olona, due banditi in bicicletta sparavano due colpi di pistola contro l’ispettore Liebele della Speer di Legnano, uccidendolo» affiancandolo mentre percorreva in bicicletta la strada del Sempione. Una precisazione: i Notiziari riportano il cognome Liebele (o Licbele: è quasi illeggibile) mentre altri documenti consultati per il libro “Giorni di guerra” riportano Liebel senza la “e” finale.

«Con diversi passaggi – ci spiega il prof. Giorgio Vecchio su “Polis” – il ministro degli Armamenti, il famoso Albert Speer, nel 1941 ha istituito un servizio da lui controllato, composto da reggimenti motorizzati adibiti al trasporto di materiali, munizioni ecc. Molteplici sono dunque i legami, nella complessa macchina organizzativa, tra queste unità e la Todt, oltre che con la Wehrmacht.» Nasce così la Brigade Speer, che aveva un ispettore, un militare tedesco, anche a Legnano.

L’attentato non restò impunito. Dal libro “Giorni di guerra” sappiamo che «scattò un’imponente azione di rastrellamento nella zona, che tuttavia non diede alcun risultato». Arrivò pertanto la sentenza del tribunale militare tedesco di Milano e«il 19 corrente, alle 18,30, in S. Vittore Olona, il comando militare germanico faceva fucilare, per rappresaglia, due comunisti, nello stesso luogo ove fu commesso l’assassinio dell’ispettore Liebele, della Speer di Legnano» (Notiziario del 27 febbraio e, con minime varianti, del 2 marzo). Si trattava di «due comunisti detenuti nel carcere legnanese di S. Martino, Leopoldo Bozzi e Pietro Bruzzi, provenienti rispettivamente da Corsico e da Maleo» (da “Giorni di guerra”).

Leopoldo Bozzi -sappiamo dalla scheda su www.straginazifasciste.it – era «nato a Corsico il 1 aprile 1911, appartenente alla 113ª Brigata Garibaldi Sap, organizzatore del Fronte della gioventù», Pietro Bruzzi era un anarchico nato a Maleo (Lodi) il 20 marzo 1888, redattore del giornale clandestino “l’Adunata dei libertari”. Il destino è poi stato identico per entrambi: «arrestato alle ore 23.30 circa del 16 dicembre1944 da squadristi del distaccamento di Corsico della VIII Brigata Nera Aldo Resega alle dipendenza del capitano Leone Varisco. Torturato nella sede delle Brigate Nere e poi trasferito nelle carceri mandamentali di Legnano San Martino». E fucilato per rappresaglia a San Vittore Olona.

«I militari scendono dalle camionette e formano un plotone d’esecuzione sotto gli occhi degli abitanti del paese. Un attimo dopo, i corpi dei due prigionieri giacciono sul terreno privi di vita e i nazisti pretendendo che le loro salme rimangano lì, sulla strada, per giorni, come avvertimento. Fino a che una mano clemente sfida l’ira dei carnefici e porta i due cadaveri al cimitero. Da quel momento le Brigate [anarchiche] Malatesta vengono intitolate anche a Pietro Bruzzi. In particolare, prendono il nome dell’anarchico lodigiano una delle due brigate attive a Milano e quella operante sulle Alpi venete» (da “Anarchici nella Resistenza: le brigate Malatesta-Bruzzi”).
Due per uno. Poteva finire qui? Certo che no… «Il 21 febbraio ultimo scorso, alle 18.30, in Castel Legnano, fuorilegge uccidevano un sottufficiale germanico. Una pattuglia della G.N.R. prontamente intervenuta, uccideva un bandito e coadiuvata da elementi della Brigata Nera impegnava conflitto coi fuorilegge. Rimanevano feriti un milite della G.N.R. e uno squadrista; catturati 12 banditi» (Notiziario del 2 marzo).

Ma solo tre giorni dopo «il 24 febbraio ultimo scorso…» e poi, «il 26 febbraio ultimo scorso in Legnano, erano rinvenuti manifestini incitanti la popolazione a chiedere pane e pace» (Notiziario del 5 e 8 marzo).
Uccidere ed essere torturati ed uccisi per un solo scopo: “chiedere pane e pace”…

Renata Pasquetto

FONTI: Notiziario della G.N.R. del 26-02-1945, pagina 7/33- Giorgio Vecchio, Nicoletta Bigatti, Alberto Centinaio, “Giorni di guerra. Legnano 1939-1945”, Edizioni Eo Ipso, pag. 259 e note a pag. 302

– Giorgio Vecchio, “Un legnanese tra i tedeschi. L’inedito racconto di Scarpa, autista della Brigade Speer”, Polis Legnano n. 4 Anno XXVII Luglio-Agosto 2014

Notiziario della G.N.R. del 27-02-1945, pagina 20-21/31

Notiziario G.N.R. del 02-03-1945, pagina 11/31  –

– AA.VV., “Anarchici nella Resistenza: le brigate Malatesta-Bruzzi”, ricerca presentata il 9 novembre 2016 a Pavia in occasione della serata organizzata da Anpi e intitolata “Giuseppe Pinelli. Storia di un uomo”:

– Notiziario della G.N.R. del 08-03-1945 pagina 8/28

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Pubblicato il 21 Febbraio 2021
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