Famiglie in difficoltà economica che non vogliono essere riconosciute e per questo bussano alla porta della Croce Rossa di Legnano per un aiuto. Nel 2020 i nuclei famigliari di Legnano e zona accolti dall’associazione di via Pontida sono passati da 50 pre Covid-19 a più di 100. Un numero che non accenna proprio a diminuire.

«Le famiglie in difficoltà a Legnano sono più che raddoppiate e il numero non accenna a diminuire – afferma il presidente della Cri di Legnano, Luca Roveda -. Si tratta di persone che hanno perso il lavoro durante la pandemia, oppure si trovano in cassa integrazione. Sono cittadini che scelgono la nostra realtà laica, perchè temono di essere riconosciute e così sperano di poter mantenere l’anonimato».

Le richieste di aiuto sono così numerose che l’associazione legnanese ha deciso di aprire un punto di distribuzione anche a Rescaldina. I viveri Agea vengono distribuiti ai cittadini che presentano un Isee basso, l’associazione però non chiude la porta a «coloro che hanno bisogno, ma non rientrano nei parametri – afferma Roveda -. Per quest’ultimi ci sono gli alimenti raccolti con il carrello sospeso al Bennet di Legnano e nelle cooperative di Parabiago e Busto Garolfo. Oggi più che mai è necessario dare risposte al bisogno crescente della comunità e noi facciamo la nostra parte».