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Accam: Legnano apre una via verso una nuova gestione dei rifiuti

Con la sola astensione del centrodestra, il consiglio comunale ha approvato la delibera su Accam con l'emendamento del consigliere Brumana che ha di fatto eliminato ogni riferimento al futuro dell’inceneritore nell’ambito dei propositi di economia circolare

Accam Legnano

Non un piano di salvataggio di Accam ma un piano di sviluppo del ciclo dei rifiuti integrato e di area vasta che comprenda anche la termovalorizzazione, almeno fino a quando non si arriverà alla produzione di rifiuti zero che è quello a cui vuole tendere l’amministrazione comunale di Legnano.

Con 18 voti a favore e 7 astensioni da parte del centrodestra, il consiglio comunale di Legnano ha approvato la delibera di indirizzo di Accam con l’emendamento presentato dal consigliere comunale Franco Brumana che ha di fatto eliminato ogni riferimento al possibile riutilizzo e futuro dell’ inceneritore nell’ambito dei propositi di economia circolare, su cui da oggi (15 febbraio) si apre una sfida importante.

A parte, nello stesso documento, è stata inserita la questione societaria sulla quale il consiglio dà mandato al sindaco, se l’assemblea dei soci dovesse confermare lo stato di crisi di Accam, di andare nella direzione della Legge Madia aprendo un eventuale concordato preventivo, senza accanimento terapeutico (la Legge Magia prevede anche il fallimento, al quale però nessuno vuole arrivare), con l’obiettivo di diminuire sempre di più nel tempo la quota di rifiuti da bruciare e arrivare all’obiettivo auspicato da tutti: il rifiuto zero.

Sparisce, quindi, la manifestazione di interesse di Amga che era finalizzata al salvataggio dell’impianto, pur rimanendo la disponibilità della partecipata del Comune di Legnano di mettersi in gioco come attore nello sviluppo della gestione dei rifiuti con investimenti: «Oggi abbiamo un’occasione storica per andare verso una nuova e innovativa gestione dei rifiuti», ha detto il sindaco Lorenzo Radice che è riuscito ad arrivare ad un punto d’incontro con il consigliere del Movimento dei Cittadini, Franco Brumana, tra i più accaniti oppositori di Accam portando a votazione il suo emendamento. «Stasera si gioca il futuro della gestione dei rifiuti ed è importante dare un segnale e dare un supporto forte al sindaco», ha ribadito  il consigliere di opposizione sostenuto da Franco Colombo che ha votato anche lui a favore della delibera «per gettare un sassolino e iniziare a lavorare su una questione importante».

Si sono invece astenuti i gruppi di centrodestra che hanno riscontrato ancora «troppa confusione sul tema», ha sottolineato il gruppo Toia. «Si vuole riportare Accam con la gestione in house ma non si spiega come» ha detto Grillo (FDI), mentre Munafò (FI) ha definito quello presentato un «progetto che presenta molti punti oscuri, nel bilancio soprattutto».

Altri argomenti dibattuti in questa prima serata saranno pubblicati nei prossimi servizi.

Accam, Legnano vuole nuova politica dei rifiuti. Altrimenti si apre la crisi

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 15 Febbraio 2021
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