Dopo un anno di maltrattamenti, una legnanese ha denunciato il proprio figlio: un tossico dipendente di 30anni. Un’azione coraggiosa supportata dalla Polizia di Stato di Legnano così ieri, lunedì 8 febbraio, è stata notificata una misura di libertà vigilata che impone al 30enne di seguire il percorso di recupero nella Comunità di San Giuliano Milanese. Realtà nella quale l’uomo è entrato di sua spontanea volontà, dopo esser stato denunciato dal proprio genitore nel novembre del 2020.

Secondo quanto ricostruito dagli agenti, in base ai racconti della donna, l’uomo, in cerca di denaro da destinare a droga e alcol, offendeva verbalmente la madre e in alcune occasioni ha usato anche le maniere forti. La vittima, infatti, è dovuta ricorrere al pronto soccorso.

Una storia, quella raccontata dal dirigente Umberto D’Auria, che evidenzia la professionalità e la sensibilità degli agenti specializzati nel trattare episodi particolarmente delicati come la violenza in famiglia, il bullismo e lo stalking.