Falso tecnico del gas bloccato in via Previati a Legnano, indagato
Il 20enne di Brescia è stato notato da alcuni legnanesi mentre si aggirava con fare sospetto nella zona di Legnanello. Il truffatore è stato bloccato dalla Polizia di Stato di Legnano
Un truffatore è stato sorpreso in via Previati a Legnano e ora è indagato in stato di libertà per una tentata truffa. Il 20enne di Brescia è stato notato da alcuni legnanesi mentre si aggirava con fare sospetto nella zona di Legnanello nel pomeriggio di venerdì 5 gennaio.
Come ha precisato oggi, lunedì 8 febbraio, il dirigente Umberto D’auria, la volante della Polizia di Stato di via Gilardelli, attraverso la descrizione fornita da alcuni cittadini, è riuscita a trovare il ragazzo che indossava una mascherina nera e una pettorina scura. Con sé aveva anche un falso tesserino di riconoscimento con la dicitura di una società del gas inesistente, alcuni apparecchi di dubbia utilità e un grimaldello. Inoltre, l’uomo teneva in mano una cartellina con falsi documenti sulle normative Ue dove puntualmente riportava anche i nomi delle vittime. Particolare quest’ultimo che è risultato utile ai poliziotti nel rintracciare tutte le persone “visitate” dal 20enne.
Secondo una prima ricostruzione dei fatti, il 20enne raggirava gli anziani facendosi vedere con un apparecchio, che non aveva niente a che fare con le riparazioni delle fughe di gas. Appoggiando il falso apparecchio sulla tubatura del gas assicurava di poter monitorare la situazione e risolvere il problema: al termine della messa in scena chiedeva denaro.
Il truffatore bresciano è stato portato in Commissariato. Gli agenti hanno anche raccolto la testimonianza di una delle persone prese di mira, un anziano che però non è caduto nella trappola. Sono in corso le indagini per accertare i fatti e capire quante sono le truffe realizzate dal 20enne.
Nei giorni scorsi l’assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia, Riccardo De Corato ha annunciato che «come Regione continueremo l’opera di sensibilizzazione contro le truffe agli anziani avviata lo scorso anno. Ho fortemente voluto mantenere la somma di 900.000 euro per i prossimi 3 anni. Sono sempre più convinto che per sconfiggere questi delinquenti, oltre ai fondamentali interventi delle Forze dell’ordine e al supporto del sistema giudiziario, è indispensabile puntare sulla capillare informazione. La parola d’ordine deve essere ‘non dar mai credito a richieste di denaro telefoniche’. Cosa ancora più importante, di non aprire mai la porta a sconosciuti».
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