Serate su zoom e solidarietà, la contrada San Bernardino va oltre le chiusure
Prosegue il nostro viaggio, con il prezioso contributo di Serena Vicidomini, nelle contrade del Palio di Legnano in questa emergenza sanitaria che ha costretto i contradaioli a stare lontani dai manieri e a cercare nuove attività “a distanza”
Prosegue il nostro viaggio, con il prezioso contributo di Serena Vicidomini, nelle contrade del Palio di Legnano in questa emergenza sanitaria che ha costretto i contradaioli a stare lontani dai manieri e a cercare nuove attività “a distanza” per recuperare una parte di quella socialità perduta, sempre nel rispetto delle normative covid.
Perché limitarsi, ad esempio, a condividere la cena a domicilio con i contradaioli, quando puoi passare la serata con tutti loro su zoom? La contrada San Bernardino ha scelto questa modalità per scacciare la solitudine durante le chiusure anti Covid. «Non esistono molti modi per restare vicini in un momento così difficile ma cerchiamo di fare il massimo per la nostra contrada – racconta Alessandro Moroni, gran priore di San Bernardino –. I pasti delivery sono un’opzione molto richiesta e sicuramente valida perché ci permette di dare una mano ai commercianti della nostra città. Anche il progetto Spesa solidale, al quale la contrada ha aderito con impegno, è importante, soprattutto ora che le richieste di aiuto sono aumentate, e noi siamo felici di aver potuto partecipare».
Con la collaborazione della Caritas San Paolo, la contrada è andata oltre la consegna dei buoni spesa, individuando nello specifico le esigenze concrete di chi si è trovato a passare un momento non facile nel periodo natalizio. I contradaioli sono così intervenuti con un ulteriore impegno per tentare di regalare un sorriso a bambini delle famiglie in difficoltà economica, donando loro almeno un giocattolo
Prima di Natale, quindi, insieme ai sostegni di tipo alimentare e materiale, la Caritas di San Paolo ha distribuito anche un panettone per ognuna delle 35 famiglie più disagiate ed un giocattolo per i loro 45 figli con un bigliettino augurale della contrada biancorossa che con questo gesto ha voluto rafforzare il profondo legame con il suo territorio ed il suo consolidato impegno nel sociale: «Sicuramente – scrive in un post la contrada – questo gesto è solo una goccia nel mare dei bisogni delle famiglie in difficoltà, che la pandemia ha indubbiamente e drammaticamente aggravato, ma è anche una testimonianza che la contrada è una grande famiglia legata al suo territorio e che il Palio è un valore per la città di Legnano».
I biancorossi sono ben consapevoli del ruolo sociale del maniero e sono alla ricerca di nuove iniziative per restare uniti. Anche se per il gran priore Moroni è difficile organizzare qualcosa di concreto per il futuro: «Nessuno di noi può sapere come andrà, ma siamo sempre pronti a cogliere qualsiasi opportunità che ci permetta di fare tutti gli eventi che abbiamo lasciato in cantiere».
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