Contributi alle associazioni, le opposizioni passano al setaccio le scelte della giunta
Dalle opposizioni cinque interrogazioni sui contributi assegnati dall'amministrazione di Legnano alle associazioni in vista del prossimo consiglio comunale
Non ci saranno solo nomine e procedure al centro dei lavori della prossima seduta del consiglio comunale di Legnano, in calendario per giovedì 21 e venerdì 22 gennaio. Centrodestra e Movimento dei Cittadini hanno infatti presentato cinque interrogazioni sui 280mila euro di contributi stanziati dalla giunta Radice a favore del mondo dell’associazionismo, mandando a sindaco e assessori un chiaro segnale della loro volontà di passare al setaccio le risorse assegnate a cooperative e associazioni.
I fondi, che rientrano in un più ampio piano di sostegno alla comunità da circa un milione di euro con aiuti anche alle famiglie e alle imprese, sono stati assegnati da Palazzo Malinverni alle realtà che durante l’anno appena terminato nonostante la pandemia hanno comunque portato avanti la propria attività ma proprio a causa dell’emergenza sanitaria hanno subito delle sospensioni o comunque delle limitazioni e hanno dovuto far fronte ad un impatto negativo sulle proprie casse a causa delle misure anti-Covid.
Le prime perplessità rispetto a questa scelta erano state avanzate dal Movimento dei Cittadini ancora prima dello stanziamento vero e proprio, quando la giunta aveva dato tempo alle associazioni fino al 16 dicembre per richiedere il contributo, riaprendo di fatto il termine rispetto a quando previsto dall’apposito regolamento comunale, che fissa la scadenza per le domande al 30 settembre. E proprio di questo il capogruppo Franco Brumana chiederà conto alla giunta, così come della scelta di considerarlo un contributo ordinario e non “una tantum”, formula che non solo non avrebbe comportato problemi di scadenza ma avrebbe anche consentito «una verifica dei preventivi dettagliati delle iniziative».
Dai banchi del centrodestra invece saranno Forza Italia e la lista Toia a fare le pulci alla giunta sullo stanziamento. Gli Azzurri, che parlano di «importi esagerati rispetto agli anni precedenti», chiameranno il sindaco a riferire in aula sui criteri utilizzati per la distribuzione dei contributi, puntando il dito contro i “soli” 110mila euro assegnati ad associazioni culturali e sportive rispetto ai fondi per la cooperazione e l’associazionismo sociale. Il capogruppo Letterio Munafò mette nel mirino anche le eventuali verifiche effettuare per accertare che si tratti di associazioni riconosciute e sugli amministratori e componenti del consiglio, oltre alla scelta di aumentare il budget rispetto agli anni passati quando invece le risorse avrebbero potuto andare a beneficio di famiglie e imprese.
Dalla civica che porta il nome dell’ex candidata del centrodestra, infine, arrivano tre interrogazioni per Radice e la sua squadra di governo. Oltre a chiedere conto dei criteri su cui si è basata la ripartizione delle risorse, il gruppo consiliare punta i riflettori su due associazioni, ovvero la cooperativa sociale La Mano e la Cooperativa Italia Sahel Lavoro, capogruppo dell’ATI Mazzafame che gestisce il Centro Pertini. Non solo per mettere a confronto la cifra richiesta con quella assegnata, ma anche per approfondire, nel caso de La Mano, chi siano i soggetti che ricoprono cariche al suo interno e, in quello della cooperativa che gestisce il centro Pertini, il doppio contributo ricevuto, sia come micro-impresa che come associazione.
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