In fondo la delusione c’è, ma appare ben assorbita anche perchè Franco Brumana (Movimento dei cittadini) un po’ se l’aspettava.

«Non ci sarà nessun consiglio comunale convocato dai gruppi di opposizione sulla questione Accam. La mia richiesta di sostegno alla proposta, per la quale sarebbero state necessarie quattro firme, non è stata accolta. Meglio, solo Franco Colombo ha aderito. Troppo poco per raggiungere lo scopo». Brumana parla così in serata, dopo aver ricevuto un messaggio in cui appunto è stato ufficializzato il rifiuto delle minoranze.

«Se esiste da parte mia un sentimento di dispiacere, questo è per la mancanza di una motivazione nel messaggio – così sempre il commento di Brumana – . E se c’è un senso di sorpresa, questo è per chi ha preso la decisione. Non i consiglieri comunali, ma i segretari dei gruppi di opposizione, Roberta Paparatto, Francesco Terreni, Francesco Toia e Mirko Gramegna. Non solo, sorprendente anche venir a conoscenza che esiste un partito che si chiama “coalizione del Centrodestra”. Io credo che in maggioranza stasera qualcuno, come si dice, festeggia come… un riccio».

«Legnano perde una importante occasione – la conclusione di Brumana -. Ma qualcuno al vertice ha deciso che sarebbe stato meglio non approfondire argomenti delicati attorno ad Accam».

Per Franco Brumana, ricordiamo, questa è la seconda delusione in tema inceneritore. Nell’ultimo consiglio comunale, infatti, il leader del Movimento dei cittadini aveva proposto la costituzione di una commissione d’inchiesta. Iniziativa bocciata dalla maggioranza, mentre allora la mozione era stata votata favorevolmente dalle opposizioni. Oggi, il cambio di rotta.