Nuova dirigenza e tamponi ogni 15 giorni, la Rsa Accorsi è covid free
Intervista a Luca Secchi, capo area di KCS Caregiver, e a Sara Gioia, che dallo scorso ottobre è la nuova direttrice della Rsa
Nuova direzione e nuova organizzazione alla Rsa Accorsi di Legnano, attualmente covid free. Dopo una gestione finita anche sulle cronache nazionali per una lunga serie di decessi dovuti al coronavirus, pari al 30% degli ospiti, per la mancanza di adeguati dispositivi di protezione per il personale e l’assenza di dialogo con i famigliari, è forte ora il cambio di rotta avviato fin dopo la fine della prima pandemia.
Già lo scorso maggio era arrivato il dottor Luca Secchi, capo area di KCS Caregiver, che aveva preso in carico la gestione della struttura sanitaria, al centro appunto di aspre tensioni. Il primo incontro con il comitato parenti era stato positivo. Da qui è iniziata una riorganizzazione della residenza sia dal punto sanitario che comunicativo.
E’ proprio il dottor Luca Secchi a spiegare questi cambiamenti insieme a Sara Gioia, che dallo scorso ottobre è la nuova direttrice della Rsa: «Fondamentale – spiega Secchi – è stato l’arrivo del medico Bruno Sala, il nuovo direttore sanitario della Rsa Accorsi che con la sua lunga esperienza da primario ha dato una svolta alla gestione sanitaria cambiando tutto il personale medico. A seguire sono stati migliorati tutti i servizi assistenziali, grazie ad un coordinamento delle attività assistenziali, e la dottoressa Gioia è venuta a completare l’aspetto organizzativo che è ora complementare a quello sanitario. Abbiamo poi rinnovato l’attrezzatura, e abbiamo eseguito interventi sull’edificio grazie anche all’introduzione di un secondo manutentore».
All’interno della Rsa è stata quindi attivata una vera e propria task force covid, intervenendo su tutti gli aspetti con nuove procedure scritte per la gestione della pandemia: «La prima ondata ha preso tutti alla sprovvista, con il tempo è stato possibile organizzarsi. Seguiamo tutti i protocolli sanitari in modo pedissequo a partire dalla sorveglianza sanitaria degli operatori sanitari e degli ospiti: ogni due settimane viene loro eseguito uno screening – spiegano Secchi e Gioia -: abbiamo un ottimo rapporto con il laboratorio analisi dell’Ospedale di Legnano e con il Santa Clara. Eseguiamo sia i test molecolari che i test rapidi. Abbiamo poi una zona “verde” per l’isolamento di chi dovesse risultare positivo, un’area sempre attiva usata anche per chi rientra dall’Ospedale dopo le visite. Stiamo creando un modello che ci ha permesso di eliminare il virus nella struttura: oggi tutti i 73 ospiti della residenza sono negativi al covid».
Rsa Accorsi ha anche stipulato una convenzione con Asst Ovest Milanese per una consulenza di infettivologia e ha assunto internamente un fisiatra e uno psicologo per aiutare chi ha vissuto la pandemia e si trova a dovere gestire ansie e paure: «L’aspetto psicologico è molto importante e abbiamo tanti vissuti da prendere in carico», spiega la direttrice Sara Gioia che tiene molto anche alla comunicazione: «Le video chiamate sono centrali. Abbiamo poi introdotto gli incontri telefonici attraverso le vetrate in plexiglass, con accessi separati alle sale visite, e stiamo studiando iniziative che tendano ad avvicinare ancora di più il parente e l’ospite. Il feedback – fa sapere Gioia – è positivo da parte dei parenti, uno dei quali ha donato un ripetitore di segnali per rendere ancora più efficace il servizio. Il nostro obiettivo è ora quello di aprirci sempre di più verso le famiglie e anche verso la cittadinanza. A questo proposito ringrazio di cuore le educatrici dell’asilo nido Amici di Winnie che hanno collaborato all’iniziativa “I Nipoti di Babbo Natale”: i desideri dei nostri ospiti sono stato “adottati” dai piccoli donatori e sono andati subito a ruba. Il 23 li faremo scartare ai nostri ospiti e sarà una bellissima festa».
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