Giornata del volontariato, un’odissea per i volontari Auser
Nel racconto del presidente di Auser, Mauro Squeo, le difficoltà affrontate dai volontari durante la giornata del volontariato, una giornata da tregenda
«Essere volontari vuol dire anche essere pronti ad affrontare disagi e difficoltà inaspettati, perché l’unico obiettivo è quello di aiutare il prossimo». Lo afferma, convinto, Mauro Squeo presidente dell’Auser Ticino Olona che ha voluto raccontare l’incredibile giornata del volontariato (5 dicembre) così come l’hanno vissuto i volontari legnanesi.
«La giornata è iniziata con un servizio di accompagnamento: una madre con la figlia che dovevano raggiungere l’ospedale di Verbania per un ricovero -racconta Squeo -. I nostri volontari, Nadia e Roberto, li hanno prelevati alle 6.30 perché dovevano giungere ad un laboratorio di Verbania per il tampone entro le 9. Giunti a Verbania per il tampone, c’era ancora un chilometri per raggiungere l’ospedale A a metà percorso però la macchina, pur attrezzata con gomme da neve, non è riuscita a procedere. Situazione imbarazzante, sotto la neve e il freddo e senza nessun luogo di riparo. In paese è stato contattato un taxi attrezzato con catene da neve per proseguire il servizio. Dopo le autorizzazioni da parte dei servizi sociali, le due donne sono riuscite a raggiungere l’ospedale. A distanza di un paio di ore, il taxi ha riportato in paese la madre, mentre i nostri volontari hanno aspettato pazientemente in macchina».
Non è finita qui, Alle 15:30 i volontari ripartono, strade bloccate dalla neve che scendeva, tir fermi per slittamenti, imprigionati in colonna senza possibilità di ristorarsi da qualche parte. «Il telefono che non squillava, le ore passavano come fossero giorni – racconta il presidente -. E poi ecco giungere un messaggio: siamo arrivati alle 21.40, è stato un inferno».
Nella stessa giornata Valter, altro volontario, ha accompagnato, su richiesta del Centro Antiviolenza, una mamma e due bimbi in una casa rifugio. «Anche in questo caso – racconta – tante difficoltà per il blocco delle strade e con tanta preoccupazione, perché il mezzo ad un certo punto si è fermato! Fortunatamente, dopo un po’ di tentativi, si è rimesso in moto e Valter ha potuto rientrare dal servizio. Una giornata davvero difficile anche per Gabriele, impegnato a Milano, al ritorno l’autostrada era chiusa con deviazione verso Como».
«Che dire – ha commentato alla fine, il presidente Squeo – dopo questi racconti, non ci sono parole per esprimere la gratitudine per queste splendide persone che donano col cuore la loro disponibilità».
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