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Il giorno e la storia – Romeo Musazzi, il primo balilla legnanese

Venne decorato con Croce di Guerra al Valor Militare, dopo un combattimento che gli procurò la mutilazione di una gamba

Il giorno e la storia, mese di novembre

Due giorni estremamente emozionanti per la maestra Piera S. che rivede alle scuole Cantù un suo ex scolaro.
Il primo giorno è il 26 novembre. «Fu oggi in visita da noi il mutilato reduce dal fronte occidentale Romeo Musazzi, sergente maggiore di fanteria che fu mio alunno in quinta classe e che sempre ha avuto per me vivo e buon ricordo. La visita mi commosse e mi accorò. Mi sento diventata piccola di fronte a questo eroico scolaro che ha sempre intatta nel cuore la fiamma viva d’amore patrio che avevo tentato di inculcare nell’animo di tutti i miei alunni.»

Una decina di giorni più tardi, il 5 dicembre, la maestra ebbe la gioia di rivederlo ancora. «A rendere più solenne la festa del Balilla fu invitato dalla direzione, con pensiero commovente, ad assistere alla distribuzione delle tessere ed alla commemorazione Balilla il mutilato Romeo Musazzi che fu uno dei primi Balilla di Legnano e che perpetuò nella guerra attuale le gesta dell’eroico figlio di Genova. Tutti erano commossi specie quando il mutilato consegnò le tessere al primo della classe. Noi gli consegnammo un fascicoletto ricordo.»

Romeo Musazzi, ci racconta Antonietta N., un’altra maestra delle Cantù, «ha combattuto sulle Alpi, riportando gravi ferite ad una gamba.»E difatti venne decorato con Croce di Guerra al Valor Militare:
«MUSAZZI Romeo di Gaetano e fu Murlacchi Angela, da Legnano (Milano), sergente 53° reggimento fanteria. Già combattente volontario in A.O.I. [Africa Orientale Italiana], caposquadra mitraglieri, si distingueva per ardire, audacia ed energia in una azione offensiva. Guidando la squadra all’attacco di una munita quota avversaria, rimaneva ferito alla gamba destra. Mentre lo trasportavano in barella, dava al comandante di compagnia, accorso, conferma dell’alto spirito combattivo esprimendo la sicurezza nella prossima vittoria e gridando “Viva l’Italia, Viva il Re, Viva il Duce”. Bois de Suffin, 22 giugno 1940-XVIII.»

Fin da bambino Romeo aveva nel cuore Italia, Re e Duce. Lo aveva ricordato la sua ex-maestra Piera (fu uno dei primi Balilla di Legnano) e il 5 dicembre pubblicamente, durante la cerimonia – ci racconta la maestra Antonietta – «la collega della classe quarta, Angela S., rievocò quando egli, alunno delle scuole elementari, recitò con impeto d’orgoglio la poesia del Balilla, esaltò il suo valore, il suo ardimento nel combattimento: esaltò con lui tutti i soldati italiani che combattendo eroicamente diedero all’Italia la vittoria sul fronte occidentale».

Renata Pasquetto

FONTE: Supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 158 del 7 luglio 1941. Ministero della Guerra. Ricompense al valor Militare. Pag. 33 –Giornali della classe messi gentilmente a disposizione da Alberto Centinaio.

Redazione
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Pubblicato il 29 Novembre 2020
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