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La Caritas San Magno in aiuto alle 35 famiglie del Luna Park di Legnano

Trovandosi in difficoltà economica i lavoratori del Luna Park hanno deciso di rivolgersi alla Caritas. I 35 richiedenti sono stati suddivisi in due gruppi e ritirano il pacco alimentare un volta ogni due settimane

Luna Park

Sono trentacinque le famiglie del Luna Park di Legnano che hanno deciso di affidarsi alla Caritas per un aiuto. I giostrai arrivati in città, a causa della pandemia, non hanno potuto aprire il parco divertimenti, un vero dramma visto che l’emergenza sanitaria ha “bruciato” la maggior parte delle piazze in Italia. Perciò, alcuni di loro stanno svolgendo piccoli lavori, come addetti alle consegne della spesa a domicilio, Altri, invece, non hanno trovato alcun impiego. Tutti avevano aderito alla manifestazione del 22 ottobre a Roma per chiedere al Governo una mano in questo periodo di fermo ed esprimere la necessità di poter lavorare in sicurezza.

Trovandosi in difficoltà economica, i lavoratori del Luna Park hanno deciso di rivolgersi alla comunità di Legnano e una risposta è arrivata dalla Caritas di San Magno che ha deciso di offrire un pacco alimentare ad ogni nucleo. «I giostrai che hanno necessità dovranno rivolgersi alla Caritas della parrocchia di San Magno – spiega suor Maria Teresa responsabile del servizio -. I 35 che hanno già fatto richiesta sono stati suddivisi in due gruppi e ritirano il pacco alimentare un volta ogni due settimane. Abbiamo cercato di rispondere alla loro richiesta, anche se non sono cittadini residenti a Legnano e quindi non sono possono accedere a tutti i servizi di aiuto. Diverse famiglie hanno molti figli».

In questo periodo. le Caritas di Legnano hanno riscontrato un aumento degli indigenti pari al 30% . Tra questi non ci sono solo i giostrai, ma anche legnanesi che si trovano in seria difficoltà. Basti pensare che la Caritas della Parrocchia San Domenico di Legnano guidata da don Marco Lodovici ha registrato un netto incremento durante il lockdown (da 30 a 90 famiglie bisognose). Numeri che si sono poi assestati a 50 durante l’estate e adesso stanno di nuovo aumentando. Secondo don Lodovici, sono famiglie precarie che si trovano in difficoltà con figli a carico, cittadini che vivono di lavoro “nero” e legnanesi che a causa della pandemia hanno perso il lavoro oppure stanno attendendo la cassa integrazione. «Abbiamo bisogno dell’aiuto della comunità – commenta suor Maria Teresa – per poter aiutare tutti coloro che hanno necessità di aiuto. Le richieste sono tante».

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 25 Novembre 2020
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