Elezioni a Legnano, a liste e partiti la campagna elettorale è costata 45mila euro
Le tredici liste in corsa alle ultime elezioni amministrative di Legnano avevano previsto spese per circa 57mila euro, mentre i costi reali si sono attestati a 45mila euro
Campagna elettorale più parsimoniosa del previsto a Legnano. Le 13 liste in corsa a sostegno dei sette candidati sindaco alle amministrative di fine settembre della città del Carroccio avevano preventivato spese per poco più di 57mila euro, e invece a conti fatti i costi sostenuti si sono fermati poco al di sotto della soglia dei 45mila. Cifre già indicative per tracciare un quadro, anche se per una fotografia complessiva bisognerà aspettare la scadenza dei termini per la presentazione del rendiconto da parte dei singoli candidati.
La palma di “Paperone” della campagna elettorale, in linea con quanto era emerso nei mesi scorsi dai preventivi, va alla lista civica di Carolina Toia che ha speso in tutto 17.352,45, circa 1.500 euro in più di quanto preventivato ad inizio campagna elettorale. Segue la lista nata dalla fusione tra Insieme per Legnano e Legnano Popolare, che ha investito 5.072,81 euro per la corsa di Lorenzo Radice alla poltrona più alta di Palazzo Malinverni contro i 4.490 stimati. Chiude il podio la Lega con una spesa di 4.356,56 euro, poco meno del doppio del budget inizialmente previsto.
Sopra quota 3mila euro troviamo anche Forza Italia, che aveva preventivato di investire 1.000 euro e invece ne ha spesi 3.133,50, il Movimento dei Cittadini, che ha speso 3.100 euro ovvero meno della metà del budget stimato di 7.300 euro, e riLegnano, che aveva stanziato poco meno di 2mila euro e invece ha chiuso la campagna elettorale con una spesa di 3.044,73 euro.
Poco sotto questa soglia Europa Verde, che per sostenere la candidatura di Alessandro Rogora ha messo sul tavolo 2.800 euro contro una previsione di poco più di 2mila. Segue Fratelli d’Italia con 1.692,90 euro, i cui costi, però, sono stati supportati dal segretario di sezione e candidato consigliere Francesco Terreni e non direttamente dal partito, il Movimento 5 Stelle, che ha speso 1.489,17 euro a fronte di un investimento stimato di 2.300 euro, e Legnano Cambia, che ha investito 1.141,26 euro a sostegno di Franco Brumana.
Fanalini di coda la Sinistra – Legnano in Comune, che aveva previsto di investire poco più di 1.430 euro e invece ne ha spesi 990,67, e il Partito Democratico, che a fronte di un budget ipotizzato di 1.200 euro ne ha effettivamente sborsati poco più della metà, ovvero 721,85. Caso a parte quello della civica di centrodestra di Franco Colombo, che sulla carta aveva previsto spese per 13mila euro e invece ha chiuso la campagna elettorale con il segno più: a fronte di spese per 3.768,31 euro, le entrate contabilizzate dalla lista sono state di 5.515, con un delta in attivo di 1.746,69 euro.
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