Il risveglio di Legnano in zona rossa
Questa mattina, 6 novembre, Legnano si è svegliata in zona rossa con strade e parcheggi semi-deserti e tante serrande abbassate. Chi circola lo fa per motivi di lavoro, necessità e salute
Questa mattina, 6 novembre, Legnano si è svegliata in zona rossa con strade e parcheggi semi-deserti e tante serrande abbassate. Chi circola lo fa per motivi di lavoro, necessità e salute.
Per chi non ha queste necessità è vietato ogni spostamento, anche all’interno del comune stesso, in qualsiasi orario. Pochi i bar che hanno deciso di tenere aperta l’attività per l’asporto: «Sono venuti alcuni dipendenti della banca del quartiere – spiega la barista di un locale di corso Garibaldi – sono le 10 e abbiamo venduto 5 brioches e 4 caffè, non so quanto vale la pena tenere aperto il negozio per questi numeri, valuteremo nei prossimi giorni». Bevande e alimenti devono essere consumati rigorosamente all’esterno del locale dove può entrare al massimo una persona per ritirare la merce. C’è chi si è attrezzato con postazioni di vendita a ridosso della porta d’ingresso e chi ha predisposto diversi percorsi di accesso e di uscita. Sono aperte, seppure con accessi contingentati, invece i negozi di alimentari, tabaccai, cartolerie e librerie.
Qui il documento dei sindaci dell’Alto Milanese con il quale hanno provato a fare chiarezza e a dare una lettura unitaria ad alcuni punti delle disposizioni contenute nell’ultimo decreto del presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte.
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.