Il giorno e la storia – Rastrellamenti nei cinema e nei locali pubblici
"Il 31 ottobre 1944, in Legnano, militi dell’U.P.I. della G.N.R. arrestavano sei individui sospetti di attività partigiana", dal Notiziario della Guardia Nazionale Repubblicana
Dai Notiziari della Guardia Nazionale Repubblicana riguardanti Legnano. «Il 15 corrente, alle ore 16, in seguito ad accordi presi con il locale comando germanica, veniva effettuato, in Legnano, un rastrellamento nei cinematografi e pubblici esercizi e nei paesi viciniori di Cerro Maggiore e S. Vittore Olona. Venivano fermati due disertori e 7 renitenti alla leva»(Notiziario del 23-10-1944 a pagina 14/39)».
Era un’attività, questa, che dava i suoi risultati. Al cinema, alla partita di calcio, nelle case private in cui venivano organizzate feste da ballo era facile che prima o poi ci si trovasse qualche “sbandato”, giovani che non avevano risposto alle chiamate della leva fascista, o partigiani in clandestinità che cercavano contatti con futuri aderenti.
Ricorda, a tal proposito, Augusto Pellegini in un’intervista rilasciata ad Alberto Centinaio: «Per quanto riguarda i fascisti, non ho mai avuto nulla a che fare con loro. Comunque c’erano atti di forza da parte tedesca, come quando bloccavano le porte dei cinema e controllavano i documenti degli spettatori di sesso maschile. Fuori c’era un camion pronto per portare via gli uomini in età da militare.»
«Il 21 ott. u.s., a Legnano, una decina di banditi armati, giunti a bordo di un autocarro, si presentavano alla centrale del latte, donde asportavano 4 quintali di burro»(Notiziario del 06-11-1944 a pagina 5/28).
Quel giorno accade un fatto clamoroso a Legnano, in via Monte Nevoso. Arriva un ordine da Milano. Nei notiziari della GNR si parla di 10 banditi in autocarro, in realtà sono in quattro della 101^ Brigata Garibaldi GAP di Legnano Mazzafame e Gorla Maggiore: Samuele Turconi, il comandante, e l’Angelino Pisani in divisa da tedeschi, in bicicletta, e Sandrino (Alessandro Montani) e il Tanèla (Carlo Scandroglio) sul camioncino. Si presentano, armi in pugno, a sequestrare 4 (forse addirittura 5) quintali di burro alla Centrale del Latte, mezz’ora prima che arrivassero i veri tedeschi. E senza sparare un colpo. E’ poi il 17enne Francesco Crespi che fa arrivare il burro, preziosissimo a quei tempi, ai partigiani di montagna.
«Il 27 ott. u.s. in Legnano, nel refettorio dello stabilimento tessile “De Angeli Frua” venivano rinvenuti manifestini sovversivi, incitanti gli operai a richiedere miglioramenti economici» (Notiziario del 17-11-1944 a pagina 13/30).
Era un problema non indifferente, questo dei miglioramenti economici, che si protraeva sostanzialmente da anni, andando sempre più a peggiorare le condizioni dei lavoratori. La GNR ne era al corrente, già ne aveva scritto il mese precedente nei suoi notiziari: «In fatto di mercedi si lamenta la disparità fra città e città: ad esempio la classe operaia di Milano viene considerata e pagata come appartenente a prima categoria, quella di Monza a seconda, e quella di Legnano a terza categoria, mentre il costo della vita è pressoché uniforme per tutti i centri industriali della provincia. Viene segnalato un nuovo tipo di speculazione: una specie di “aggio” sul cambio degli assegni in denaro liquido»(Notiziario del 07-09-1944 a pagina 7/45).
«Il 31 ott. u.s., in Legnano, militi dell’U.P.I. della G.N.R. arrestavano sei individui sospetti di attività partigiana» (Notiziario del 13-11-1944 a pagina 12-13/35).
E così si conclude “elegantemente” la faccenda: arrestando i sospetti. E dando a loro la colpa. Di tutto.
Renata Pasquetto
FONTE: Notiziari della GNR (Guardia Nazionale Repubblicana) – Intervista ad Augusto Pellegrini messa a disposizione da Alberto Centinaio e conservata presso il suo archivio personale.
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