La Lega di Legnano sulla nuova giunta: “Un’operazione di marketing”
Secondo il gruppo consiliare della Lega il guazzabuglio di deleghe è in contrasto con l'organizzazione degli uffici. Contestazioni anche sull'assessore all'urbanistica e il possibile conflitto di interessi per il suo studio di architettura a Legnano
La Lega di Legnano commenta la nuova giunta nominata dal sindaco di Lorenzo Radice, una squadra con nuovi volti e soprattutto nuove deleghe che secondo gli esponenti del carroccio assomiglia di più a «una consistente operazione di marketing» che a una strategia per avvicinare i cittadini all’ente comunale come spiegato dalla maggioranza.
A preoccupare è però soprattutto la nomina dell’architetto Fedeli: «Le deleghe assegnate – scrive la Lega in una nota stampa – la pongono in palese conflitto di interessi essendo titolare di uno studio di architettura operante nella città di Legnano (Studio di Progettazione LFArchitettura di Lorena Arch. Fedeli). A tal proposito gradiremmo che il tema del conflitto di interessi fosse tra i primi argomenti da trattare nella commissione legalità, sperando che il neo sindaco sia ancora dell’idea di istituirla». Proprio sede di presentazione della giunta il neo-assessore all’urbanistica aveva espresso alla stampa la volontà di non operare come professionista sul territorio di Legnano durante il suo mandato.
E ancora la Lega torna sul «guazzabuglio di deleghe assegnate ai singoli componenti della giunta sembra però in enorme contrasto con l’attuale organizzazione degli uffici amministrativi. Ogni assessore sarà costretto ad interagire con una pluralità di dirigenti e viceversa. Il vero marketing – insiste il Carroccio – che ci attendiamo è quello territoriale, cioè la riduzione della tasse locali con l’intento di incentivare gli investitori a venire (o restare) a Legnano per fare impresa. Il risultato prevedibile sarà la più totale confusione e commistione di ruoli, a meno chè il sindaco non abbia in programma di rivoluzionare l’assetto organizzativo della macchina comunale. Ma se l’ipotesi è questa sarebbe stato più saggio agire prima sull’organizzazione comunale per poi rimescolare le carte in giunta»
La prima occasione per verificare la sostenibilità dell’attuale assetto secondo il gruppo di minoranza arriverà a breve con il tema ACCAM: «A chi spetta la decisione e la competenza? All’assessore alla gestione del ciclo dei rifiuti? Piuttosto che all’assessore alle partecipate? Piuttosto che allo stesso Sindaco che non può più astenersi, perché il non prendere posizione vuol dire lasciar decidere gli altri. Ci aspettiamo che alla fine vincerà la barzelletta della decisione collegiale o ancor peggio lo scaricabarile delegando ad AMGA una scelta che non le può competere, perchè ricordiamoci – sottolinea la Lega – che oggi la municipalizzata è guidata da un amministratore unico in scadenza di mandato e nominato da un commissario che non c’è più, nominato con un’operazione che ha azzerato la rappresentatività dei comuni soci».
Infine una punzecchiatura sui giovano: «Vogliamo chiudere con un accenno all’ipocrisia che ha permeato l’intera campagna elettorale citando un esempio su tutti, per mesi è stato sbandierato il valore ed il contributo dei giovani, portatori di freschezza ed innovazione. Bene, alle resa dei conti – evidenziano i consiglieri leghisti – ai giovani non è stato assegnato alcun incarico, dopo aver pedalato in lungo ed in largo per tutta la città sono rimasti clamorosamente a bocca asciutta. Buon lavoro caro Sindaco, purtroppo la partenza non ci convince ed i tempi duri che ci attendono necessitano di una guida decisa ed autorevole»
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