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Anche i giostrai di Legnano in manifestazione a Roma: «Siamo anche noi in difficoltà»

Gli esercenti dello Spettacolo Viaggiante di tutta Italia sono scesi in piazza per chiedere al Governo un aiuto ed esprimere la necessità di esercitare in sicurezza il loro lavoro

giostrai manifestazione

Anche i giostrai di Legnano sono scesi in piazza questa mattina, giovedì 22 ottobre, a Roma per chiedere al Governo un aiuto in questo periodo di fermo causato dall’emergenza sanitaria ed esprimere la necessità di esercitare in sicurezza il loro lavoro.

È di questi giorni la notizia dell’annullamento della Fiera dei Morti a Legnano e del parco divertimenti in piazza Primo Maggio per i troppi contagi. Una situazione di stallo che, come ci avevano già spiegato i titolari delle attrazioni arrivate in città, si protrae dall’inizio della pandemia e all’impossibilità di lavorare si aggiungono i problemi pratici come l’istruzione per i bambini.

«È da mesi che non riusciamo a lavorare, come facciamo ad andare avanti?». Per questo anche gli esercenti dello Spettacolo Viaggiante legnanese si sono uniti ai numerosi colleghi provenienti da tutta Italia per dar vita a una manifestazione pacifica. «Ci sentiamo una delle ultime, se non proprio l’ultima, categoria presa in considerazione dallo Stato – commentano i giostrai -. Chiediamo diritti, visto che, come tutte le attività commerciali paghiamo alti contributi, dalle tasse per il suolo pubblico alla Siae. Anche noi abbiamo il diritto di lavorare e possiamo farlo in sicurezza: non si può andare avanti così!».

Con la mascherina sul volto i lavoratori hanno chiesto a gran voce al Governo «di tutelare il diritto al lavoro. Vogliamo, inoltre, che venga confermata la validità delle ordinanze di apertura emesse dalla conferenza di Stato-Regioni. Vogliamo che venga tutelato il diritto di sosta abitativa e l’istruzione per i nostri figli».

Dal canto suo il sindaco Lorenzo Radice, dopo aver annunciato l’annullamento del Luna Park ha dichiarato: «Comprendo la preoccupazione di quanti non possono lavorare a causa dell’epidemia. Per questo si è deciso di consentire la permanenza delle case mobili in piazza Primo Maggio, nel rispetto dei tempi già previsti, e di stare accanto ad Anesv per sottoporre ai livelli superiori della Pubblica Amministrazione le difficoltà vissute da categorie così colpite. Sono certo che se sapremo compiere e rispettare scelte anche difficili, il ritorno alla normalità sarà più rapido».

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 22 Ottobre 2020
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