28 anni dopo, Franco Brumana torna in consiglio comunale a Legnano: “Sarò esigente e spigoloso”
Il leader del Movimento dei cittadini torna in consiglio comunale dopo la carica di assessore con la Giunta Potestio nel 1992. "Il vero vincitore delle elezioni è Polis che ha azzerato il PD", il suo primo commento... spigoloso
L’ultima volta è stata nel 1992 e sembrava la fine di una carriera da amministratore pubblico. Domani, venerdì 23 ottobre, invece, Franco Brumana tornerà a sedere nel consiglio comunale di Legnano. 28 anni dopo, un vero primato. La delusione per il voto concluso al primo turno sembra decisamente alle spalle: «Delusione? – sorride l’avvocato – Ma no. Assolutamente. Anche la sconfitta è frutto di una esperienza positiva e questa campagna elettorale è stata ricca di momenti importanti. Sono contento così. Sono contento di non fare il sindaco e di essere un consigliere d’opposizione, più libero nel mio agire. Sicuramente sarò esigente e spigoloso!“.
Durante l’incontro, la statistica conferma che il nome Polis sarà stato pronunciato una decina di volte, quello di Lorenzo Radice si e no in un paio di passaggi: «Guarda, io ho una vera stima nei suoi confronti – spiega Brumana – . Gli rimprovero piuttosto di aver dato troppo spazio alla agenzia di comunicazione che l’ha convinto a girare in città con i palloncini arancioni e, adesso, ad aver trasformato la presentazione della giunta in una specie di Disneyland, dove tutto è bello e fantasioso come i nomi attribuiti alle varie deleghe».
«Non abbiamo bisogno di queste novità – il pensiero di Brumana – così come del consiglio comunale dei bambini, annunciato tra le priorità di questa amministrazione, oppure delle “piccole cose”. Legnano ha necessità di strade e marciapiedi ben sistemati, ma soprattutto di progetti importanti. Le aree dismesse; la realizzazione dell’Istituto Tecnico Superiore, il mio progetto sostenuto anche dagli industriali; un serio marketing territoriale. Torniamo al volo del gheppio, utilizzato in campagna elettorale per un invito ad ampliare lo sguardo su temi di spessore e a guardare avanti anche nel tempo. Non pensiamo di attuare un programma in un solo mandato. Fossi io sindaco, penserei già a progettare nei successivi cinque anni».
Brumana non ha dubbi. Polis, ma anche un pezzo di Azione cattolica, piuttosto che il Partito Democratico, sono stati i grandi manovratori della campagna elettorale degli arancioni: «Polis si è dimostrata una macchina perfetta, efficiente, determinata – il suo giudizio – . Il mio apprezzamento, non nei contenuti ma nell’azione esercitata. Adesso spero che queste qualità si trasferiscano in una buona amministrazione. Sono bravi e la sapranno fare, con l’invito però a non fermarsi alla amministrazione di un condominio. Ripeto, Legnano ha bisogno di qualcosa di più importante».
Sul mancato apparentamento, Brumana ha un pensiero molto personale: «Polis aveva in mano un sondaggio, anche di poche centinaia di interviste, secondo cui Radice avrebbe vinto. Perché quindi fare apparentamenti? Spiace quella decisione, perchè ha privato anche Movimento 5 Stelle e Verdi di sedere in consiglio e di rappresentare il loro elettorato, oltre al sottoscritto di avere qualche consigliere che mi avrebbe aiutato. Polis ha deciso di tenere tutte le cariche assessorili. Ha azzerato anche il PD».
Sulla composizione della Giunta, due appunti dall’avvocato: «Un errore aver assegnato l’Urbanistica a Fedeli. Radice ha interrotto una regola non scritta. Mai dare questa delega a un professionista legnanese. Io poi, si sa, sono particolarmente attento alle opere pubbliche e sono contento per l’assessorato assegnato a una persona che sta registrando consensi e apprezzamenti. Personalmente, non conosco Bianchi. Mi fido di chi ne parla tanto bene».
Nel primo consiglio comunale, subito un test importante per maggioranza e minoranza, l’elezione del presidente del consiglio: « Ma, no – si alza quasi dalla poltrona l’avvocato – parliamo di Istituto Tecnico Superiore, non di questa carica, anche se sta già animando la scena consiliare e per la quale si muovono un po’ tutti di qua e di là. Io mi asterrò». Ecco qui il nostro avvocato, pungente, deciso, spigoloso. Mai sconti a nessuno, amico o avversario.
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