Brumana al sindaco Radice: “Necessaria una commissione speciale su Accam”
Questa la richiesta del consigliere comunale Franco Brumana che ha presentato una interrogazione su Accam e la possibile costituzione di una Newco che prevede l'ingresso della partecipata legnanese Amga nella società dell'inceneritore
Il consigliere comunale Franco Brumana ha presentato una interrogazione su Accam e la possibile costituzione di una Newco che prevede l’ingresso della partecipata legnanese Amga in Accam per salvare dal fallimento la società che gestisce l’inceneritore di Borsano. L’atto di indirizzo che demanda ad Accam il mandato esplorativo per valutare la fattibilità di questa nuova società, è stato approvato dall’ultima assemblea dei soci con l’astensione del Comune di Legnano e il non voto di Busto Arsizio.
In base a questo il consigliere comunale chiede al sindaco Radice, «Quale sarebbe l’interesse pubblico del Comune di Legnano, che ha già subito perdite patrimoniali enormi per le ripetute diminuzioni del capitale sociale di AMGA dovute a sperperi ed a decisioni sconsiderate e temerarie, a consentire che AMGA compia operazioni ad alto rischio economico a favore di una società, che lei stesso considera prossima al fallimento, mediante finanziamenti imprudenti di somme imprevedibili e variabili tra 3.000.000,00 ed i 5.500.000,00 di euro, da effettuare insieme ad AGESP ed il rilascio di fideiussioni a garanzia di finanziamenti bancari di svariati milioni di euro»; «Se si ritiene sufficiente che il piano proposto da AMGA preveda anche un semplice “percorso” verso una politica dei rifiuti più sostenibile, mantenendo il funzionamento dell’inceneritore sino al 2033 e assumendo gravi rischi di consistenti perdite patrimoniali, oppure si ritiene che questo piano sia inaccettabile e quindi vada al più presto cestinato”; “Se si considera doveroso compiere una verifica per evidenziare tutte le eventuali responsabilità di chi ha condotto ACCAM al dissesto con negligenza, con omissioni o con decisioni controproducenti al fine di intraprendere azioni in ogni sede e forma di legge a tutela del patrimonio del Comune di Legnano rappresentato alla sua partecipazione azionaria in ACCAM»; «Se verrà richiesta una convocazione urgente dell’assemblea di ACCAM per deliberare l’abbandono del progetto espresso nel testo della manifestazione di interesse, sgomberando così il campo da una proposta assurda e inadeguata e aprendo un confronto più libero e sereno su altre possibili soluzioni della politica dei rifiuti».
Secondo Brumana «non è pensabile che il Sindaco di Legnano approvi questo piano nell’assemblea di ACCAM e quale socio di maggioranza di AMGA senza una pronuncia preventiva del Consiglio Comunale, che al momento non può essere in grado di valutare il da farsi nell’interesse pubblico del Comune di Legnano e quindi dei suoi cittadini con un’adeguata cognizione di causa». Da qui la richiesta di una convocazione urgente del consiglio comunale «affinchè istituisca una commissione speciale che si avvalga di esperti e di consulenti per svolgere le indagini del caso e conseguire elementi di valutazione chiari e affidabili».
«L’importanza del problema non consente di assumere decisioni affrettate che avrebbero effetti per i prossimi dodici anni – conclude Brumana – Il dissesto di ACCAM infine non può essere considerato un semplice dato di fatto al quale porre rimedio, ma occorre individuarne le cause e la responsabilità verificando l’operato di chi ha gestito la società sino ad ora affinchè, chi risulterà aver determinato o aggravato l’insolvenza di ACCAM adottando scelte gestionali sbagliate o concorrendo alle stesse, risarcisca tutti i danni».
Intanto per questo venerdì 23 ottobre è fissato il primo consiglio comunale di Legnano dopo le elezioni.
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