Il sindaco Radice chiarisce: “Luna Park sospeso e a Legnano non ci sarà la Fiera dei Morti”
Chiarimento del sindaco: "Noi abbiamo dato ai giostrai la possibilità di provare a presentare un progetto ma il Luna Park in questo momento resta comunque sospeso e le possibilità di riaprire sono davvero scarse"
AGGIORNAMENTO – Nella giornata di domenica, il sindaco Lorenzo Radice precisa il suo pensiero sulla eventuale apertura del Luna Park: «Il titolo in cui si afferma che riapriremo il Luna Park è un po’ fuorviante, perché non è quello che intendevo ieri. Poi nell’articolo si capisce che non è quello che intendo. In effetti noi abbiamo dato ai giostrai la possibilità di provare a presentare un progetto ma il Luna Park in questo momento resta comunque sospeso e le possibilità di riaprire sono davvero scarse. Ecco questo è il concetto fondamentale da chiarire per non allarmare le persone»
La Giunta che lo supporterà nel suo mandato, ma anche la Fiera dei Morti e il Luna Park, passando per l’organizzazione comunale, la diffusione del coronavirus e, perchè no, il mondo del Palio.
La prima chiacchierata con il neo sindaco Lorenzo Radice è lungo le rive dell’Olona, là dove aveva collocato il gazebo nei giorni del voto, proprio là dove martedì 22 settembre aveva appreso di essere lontano 10 punti percentuale dalla candidata del centrodestra, Carolina Toia. Un distacco tale da farlo riflettere sulle reali possibilità di vittoria: «Eravamo felici per aver raggiunto il ballottaggio – spiega il nostro primo cittadino – ma dire che eravamo convinti della vittoria finale è manifestare una esagerazione. Il morale e l’ottimismo, però, sono cresciuti ogni giorno, anche attraverso scelte impegnative e complicate, prima fra tutte quella di evitare apparentamenti. Da qui siamo partiti, come coalizione, ancora più decisi e motivati, arrivando alla vigilia del voto finale con una fiducia cresciuta in misura enorme, fantastica». Insomma, quasi una “ubriacatura” elettorale fino all’arrivo in Municipio lunedì 5 ottobre, una volta conosciuto l’esito del ballottaggio: «Ero contento, tanto da non rendermi conto di quello che era successo. Soltanto quando sono stato accolto dal vice commissario Giuseppe Mele, nell’ufficio del sindaco- sorride Lorenzo -, le gambe hanno incominciato a tremare un po’ e a rendermi cosciente della realtà».
Settimana prossima, due appuntamenti importanti. Martedì 20, la presentazione alla stampa degli assessori: «Nessuna anticipazione – altro sorriso del nostro giovane sindaco – . Saranno quattro donne e tre uomini. Una età media attorno ai 50 anni. Le deleghe andranno a quarantenni, ma anche a sessantenni». Immaginiamo, noi, una squadra un po’ specchio della coalizione che l’ha sostenuto. Un mix di gioventù e di esperienza. Venerdì 23, poi, il primo consiglio comunale, con la elezione del presidente del consiglio. Un test, per maggioranza e minoranza, dal peso politico non indifferente.
I primi giorni di attività in Municipio portano Radice a qualche cambio d’indirizzo: «Almeno nei prossimi due mesi, non credo proprio che riuscirò a staccarmi dal Palazzo, per dedicarmi anche alla mia professione (manager alla Fondazione Sacra Famiglia, ndr), come avevo previsto». Nel periodo pre-elettorale, poi, il neo sindaco aveva manifestato la volontà di inserire nell’organigramma un direttore organizzativo. Oggi, l’idea è mutata: «In considerazione di quanto visto in questi giorni, penserei piuttosto a un segretario generale con competenze anche da direttore. Tutto questo, senza togliere i meriti al dr. Marino, dirigente di assoluto rispetto».
Quale problema giudica prioritario in questo momento? Direte voi, una domanda banale, dalla risposta ovvia: il coronavirus! Certo, ma leggete un po’ cosa ci racconta Lorenzo: «Il contagio è la preoccupazione generale. Ed è doveroso affrontarlo con massima attenzione. Lunedì 19, avremo un incontro con tutto il mondo della sanità locale. Dobbiamo confrontarci e capirci. Abbiamo poi inteso la necessità dei cittadini di avere dati sulla diffusione del virus e così apriremo una pagina sul sito del Comune, anche per fornire notizie utili e pratiche. Quindi, i controlli che, attraverso la Polizia Locale, diano un segnale di prevenzione e non solo punitivo».
Accanto al contagio, però, ecco l’altro problema che da sindaco, Radice, pensava di trovare, certamente, ma non di questa portata: le giostre! «Non guardiamolo solo come un momento di divertimento – il suo monito -. Dietro il Luna Park ci sono famiglie che vivono di questa attività. Il loro lavoro va tenuto nella giusta considerazione. Ci siamo confrontati in questi giorni. Loro stanno preparando un piano organizzativo, con una affluenza contingentata, massimo mille persone, e un sistema per evitare assembramenti. C’è la volontà di aprire il Luna Park, oggi sempre sospeso, ma saremo severi nei controlli e pronti a rivedere la nostra disponibilità, dovessero venir meno le condizioni concordate per garantire sicurezza a lavoratori e frequentatori. Non credo, invece, che quest’anno avremo la Fiera dei Morti. Non ci sarebbe alcuna possibilità per evitare affollamenti tra le bancarelle di viale Toselli».
Adesso, il nostro sindaco è un po’ più triste e cerchiamo, con una battuta, di tornare al sorriso di inizio chiacchierata: Lorenzo, visto che non anticipi i nomi degli assessori, svelaci almeno chi sarà il cavaliere del Carroccio! Ma anche su questa carica, Radice svicola: «Sempre settimana prossima avrò un incontro con il mondo del Palio. Ma la decisione non avrà una scadenza a breve termine. Ci rifletteremo insieme».
Tempo scaduto. La premiazione del Premio di poesia Tirinnanzi lo chiama. Lorenzo, in abito da “cerimonia”, ma con i jeans che gli fanno conservare l’aspetto informale e giovanile, inforca l’immancabile bicicletta, sorride e saluta. Buon viaggio, sindaco.
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