Luna Park Legnano, i giostrai: «Noi pronti, ma rispettiamo la decisione del sindaco»
Dopo mesi di fermo a causa dell'emergenza sanitaria i giostrai stanno montando le loro attrazioni in piazza Primo Maggio a Legnano con la speranza di poter aprire il Luna Park
Dopo mesi di fermo, a causa dell’emergenza sanitaria, i giostrai stanno montando le loro attrazioni in piazza Primo Maggio a Legnano con la speranza di poter aprire il Luna Park sabato 17 ottobre. Apertura sospesa dal sindaco per l’aumento dei contagi
Nel caso arrivasse il via libera da Palazzo Malinverni, i giostrai intervistati venerdì 9 ottobre prima della sospensione delle autorizzazioni, hanno dichiarato di essere pronti con dispositivi di sicurezza obbligatori, accessi contingentati, termo-scanner per provare la febbre e gel sanificante. Il calendario degli eventi legato al Luna Park è già stato ridotto all’osso con l’annullamento del tradizionale appuntamento con i fuochi d’artificio e una delle ipotesi a cui si aggrappano i gestori delle attrazioni è quella che venga annullata la fiera dei morti, lasciando però aperto il parco divertimenti. «Noi stiamo montando le nostre attrazioni sapendo che con ogni probabilità non apriremo – commenta Ronni Herzenbergher -. Non intendiamo perderci d’animo e rispetteremo la decisione del sindaco di Legnano».
«Sono, anzi, siamo consapevoli che sarà difficile l’apertura del Luna Park, ma tutti noi ci speriamo – gli fa eco Paolo Bolognesi, titolare della ruota panoramica, una delle attrazioni più classiche del Luna Park di Legnano -. È stato un anno davvero pesante. L’impossibilità di lavorare ci sta mettendo in ginocchio. Ci rendiamo conto della situazione e per questo siamo pronti a seguire tutte le regole per aprire in totale sicurezza. Nel caso in cui perderemo anche quest’occasione, speriamo almeno che il Governo ci dia finalmente una mano».
Che quella di quest’anno sia stata una stagione nera a causa del Covid-19, in piazza Primo Maggio è opinione comune. «Siamo praticamente rimasti fermi da febbraio: alcuni sono riusciti a fare qualche piazza durante l’estate, ma non basta» sottolinea Collins Claudi, gestore de “Il Corsaro”, presente da 40 anni a Legnano. «Se il sindaco propone regole più stringenti noi non ci tiriamo indietro – aggiunge Angelo Diana della giostra Espana, che durante l’estate è riuscito a presenziare solo a Carrara e a Lucca -. Ci basta aprire. Siamo all’aria aperta e la mascherina non dovrà mai essere tolta. L’area sarà controllata: insomma, è fattibile». Anche per Mario Maggioni, dell’attrazione Delirium, far convivere la “macchina” del divertimento con il Covid è possibile: «Non siamo una discoteca e non ci troviamo al chiuso, ed è logico che ci teniamo alla sicurezza. Stiamo alle regole sia per tutelare i clienti, ma soprattutto per proteggere le nostre famiglie. Adesso restiamo in attesa della decisione».
«La pandemia ci ha procurato un danno non indifferente – conclude Antonio Perdonò, proprietario dello “Chalet del gusto”- . C’era già la crisi e poi si è aggiunta l’emergenza sanitaria… insomma, non ci voleva. Per di più il Governo fino ad oggi non ci ha considerato». Proprio perché si sentono «dimenticati dallo Stato» nonostante paghino «come tutti, le tasse», giovedì 22 ottobre anche alcuni giostrai che oggi sono in piazza Primo Maggio, aderiranno alla manifestazione pacifica organizzata a Roma dal movimento “Difendiamo il Luna Park” con l’obiettivo di chiedere aiuto al Governo.
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